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Come dare la disdetta al Servizio Elettrico Nazionale? Contatti e Moduli

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Dare la disdetta al Servizio Elettrico Nazionale è semplice e veloce. Scopri come fare, Quanto Costa e quali sono i Vantaggi per passare al Mercato libero.
Dare la disdetta al Servizio Elettrico Nazionale è semplice e veloce. Scopri come fare, Quanto Costa e quali sono i Vantaggi per passare al Mercato libero.

Il prossimo luglio 2024 il Servizio Elettrico Nazionale avrà fine insieme al mercato tutelato. Effettuare la disdetta dal Servizio Elettrico Nazionale è possibile attraverso un apposito modulo online, oppure contattando il numero verde. Se invece vuoi passare al mercato libero, con cambio fornitore, non avrai bisogno della disdetta.

Attenzione ai nomi! Il fornitore del gruppo Enel attivo nel mercato tutelato si chiama Servizio Elettrico Nazionale (o ex Enel Servizio Elettrico), mentre quello operativo nel mercato libero, Enel Energia. Proprio per evitare confusione o intrecci di nomi simili, l'ARERA ha emanato la delibera 296/2015/R/COM in materia di "Separazione funzionale per i fornitori nei settori dell’energia elettrica e del gas" conoscosciuta anche con il termine politica di Unbundling (dall'inglese bundle che significa proprio "matassa" o "intreccio").

Il Servizio Elettrico Nazionale è il fornitore del Gruppo Enel che opera nel servizio di maggior tutela prossima alla chiusura (luglio 2024) e caratterizzato dall'intervento dello Stato e dell'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) per la definizione delle condizioni economico-contrattuali delle offerte (soggette ad aggiornamento ogni tre mesi).

Se sei un cliente del Servizio Elettrico Nazionale, puoi contattare il servizio clienti del fornitore ed effettuare un disdetta dal contratto. Questa particolare operazione può avvenire in diverse circostanze, ed è molto utile in vari contesti, ma non è sempre necessaria come vedremo più avanti. Qui di seguito la lista dei principali canali per dare la disdetta a SEN.

Come dare la Disdetta al Servizio Elettrico Nazionale?

Se hai dunque deciso di disdire il contratto con il Servizio Elettrico Nazionale, senza passare ad altro operatore, puoi fare in tre modi diversi:

  1. Il primo canale a tua disposizione per la chiusura della fornitura con SEN, è ovviamente il numero verde 800.900.800 (detto anche disdetta per il servizio elettrico nazionazionale numero verde) per le chiamate da telefono fisso. Per le chiamate da cellulare dovrai invece utilizzare il 199.50.50.55, in questo caso il numero non è gratuito e il costo della chiamata dipenderà dalla tua tariffa.
    Contattando questi numeri, potrai parlare con un operatore del Servizio Elettrico Nazionale. Il modo più rapido è digitare il numero 3, per l'assistenza alla fornitura di energia elettrica, e poco dopo il numero 4 per l'assistenza per un contratto già attivo.
  2. La seconda via, che avrai modo di approfondire tra poco, è il modulo di disdetta per il contratto con il Servizio Elettrico nazionale. Questo modulo potrà essere tranquillamente inviato all' indirizzo [email protected] o ancora meglio all'indirizzo PEC [email protected]. Questa seconda opzione è quella più consigliata, in quanto generalmente, ti garantisce dei tempi di attesa più brevi.
  3. Se infine non fossi molto confidente con la tecnologia, niente paura. Lo stesso modulo, debitamente compilato, potrà essere inviato con una raccomandata A/R all'indirizzo qui di seguito specificato: Servizio Elettrico Nazionale S.p.A. C.P. 1100 – 85100 Potenza (PZ).

Come passare al mercato libero? Se sei ancora servito dalla Maggiore tutela puoi passare al Mercato libero con un semplice "cambio fornitore" senza dare la disdetta al tuo precedente gestore. Se non sai quale offerta del mercato libero scegliere, rivolgiti ad un espero di energia 02 8295 809902 8295 8099prenota un appuntamento. Il servizio è gratuito e senza impegno.

Per maggior informazioni leggi: "Enel per il Mercato libero: è obbligatorio fare il passaggio?"

Servizio Elettrico Nazionale disdetta modulo come compilarlo?

Tra le opzioni che avrai letto poco fa, sicuramente quella più comoda è quella del modulo inviato via email, o meglio via PEC. Questo modulo di disdetta dal Servizio Elettrico Nazionale è facilmente reperibile sul sito del fornitore facente parte del gruppo Enel. Come ogni modulo di questo genere, esso dovrà essere compilato con tutti i dati relativi all'intestatario della fornitura, dunque sia quelli anagrafici che quelli relativi al contratto.

Modulo disdetta Servizio Elettrico Nazionale PDF Ecco il modulo di disdetta SEN (fac simile) disponibile per il download.

Come vedrai il modulo di disdetta, che puoi scaricare dal link qui sopra, è estremamente semplice e di facile compilazione. Per completezza però ecco le informazioni di cui avrai bisogno per la corretta redazione del modulo:

  1. Il primo dato che ti sarà richiesto è il codice o numero cliente. Questo riferimento lo potrai reperire facilmente sulla tua bolletta. Tipicamente il codice si trova in testa al documento, insieme agli altri dati anagrafici. Questo primo elemento ti fa capire, che durante la compilazione, ti sarà comodo avere vicino a te l'ultima bolletta ricevuta o una delle ultime.
  2. Successivamente ti saranno richiesti i tipici dati anagrafici: nome, cognome, codice fiscale, numero di telefono, luogo e data di nascita. Nel caso la disdetta venisse da un'impresa, dovrai compilare gli spazi relativi al "rappresentante legale", altrimenti, se sei un privato, puoi ignorarli.
  3. A seguire sarà l'ora dei dati della tua fornitura, in questo frangente la bolletta ti sarà molto utile come già accennato. I dati richiesti sono, indirizzo completo della fornitura (via, numero civico, CAP, comune, provincia, paese) e il codice POD. Anche questo codice alfanumerico, lo troverai facilmente in testa alla bolletta, insieme al codice cliente. 
  4. Le ultime informazioni che ti chiede il modulo sono molto importanti, ovvero l'indirizzo a cui far reperire le eventuali fatture o note di credito. Questa informazione sembrerà scontata, ma in alcuni casi come la disdetta per trasloco e la disdetta in caso di decesso dell'intestatario, l'indirizzo richiesto è diverso. Il consiglio è quello d'inserire il tuo nuovo indirizzo, dove andrai a vivere, o l'indirizzo della persona che sta seguendo l'iter per la persona deceduta.

Come vedi la compilazione del modulo è molto semplice, non differente da tanti altri che avrai già compilato. Gli ultimi dati che dovrai inserire sono la data, il luogo e la tua firma. Il modulo andrà poi inviato come detto via email o PEC agli indirizzi menzionati.

Quando inviare la Disdetta al Servizio Elettrico Nazionale? Trasloco e decesso dell'intestatario dell'utenza

L'operazione di disdetta del contratto con il Servizio Elettrico Nazionale avviene spesso in caso di trasloco. Quando ci si muove da una casa ad un'altra, infatti, può essere comodo terminare il proprio contratto di fornitura di energia elettrica e gas. In questo modo, potrai essere certo che nessuno continuerà a usare luce e gas, con il rischio che la compagnia venga poi da te a chiederne conto.

Un'altra situazione in cui si può rendere necessaria la disdetta del Servizio Elettrico Nazionale è il decesso dell'intestatario delle utenze di luce e/o gas. La disdetta Servizio Elettrico Nazionale per decesso dell'intestatario non ha differenze particolare rispetto al precedente caso: puoi chiamare il Numero verde del fornitore o inviare il modulo online o via posta tradizionale.

Se invece vuoi procedere con un cambio fornitore, non ti sarà richiesta alcuna disdetta ma semplicemente di scegliere e contattare un nuovo venditore. Sarà quest'ultimo a comunicare alla precedente azienda l'avvenuta disdetta del contratto (senza alcuna interruzione della fornitura). Se ancora non sai a chi affidare le tue utenze puoi leggere l'articolo di dettaglio: "Le 3 Migliori Offerte Luce e Gas di Settembre 2021".

Disdetta Contratto Servizio Elettrico Nazionale: quali sono i costi e i tempi?

Il costo della disdetta è caratterizzato da quote diverse a seconda dell'operazione richiesta. In questo senso è importante distinguere tre diverse casistiche:

  • Disdetta con chiusura della fornitura e sigillo al contatore con costo di ca. 50€ + IVA così composto:
    • Costi amministrativi per il distributore: 25,51€ + IVA;
    • Contributo fisso: 23€ + IVA;
  • Disdetta del contratto per cambio di fornitore. In questo caso l'operazione è gratuita, non comporta interruzioni del servizio di luce e/o gas e sarà comunicata dal nuovo fornitore al venditore precedente;
  • Disdetta tramite diritto di ripensamento esercitato dal consumatore finale entro 14 giorni dalla conclusione del contratto (ossia dalla ricezione della lettera di accettazione). Anche questa casistica è gratuita.

In merito alle tempistiche tecniche, la disdetta richiede mediamente 8 giorni lavorativi dall'invio della richiesta di chiusura del contratto al fornitore. Da questo momento, l'azienda commerciale ha l'obbligo di contattare il distributore locale entro 2 giorni lavorativi per inoltrare la pratica, mentre il distributore competente dovrà evadere la richiesta in ca. 5 giorni lavorativi.
Questi tempi sono indicativi e possono subire lievi variazioni a seconda dei casi specifici.

Chi è il distributore locale? Distributore, fornitore, è facile fare confusione. Il distributore è il proprietario della rete di distribuzione e dei contatori a essa collegati nei Comuni di competenza. Come tale, è l'unico soggetto autorizzato a intervenire tecnicamente sul contatore e sui cavi/tubi pubblici per a esempio: guasti, lettura dei consumi, pericolo (perdite di gas, malfunzionamenti ai cavi elettrici, ecc). Per scoprire qual è il distributore competente nel tuo comune, leggi la bolletta oppure il nostro articolo dedicato: "Distributori energia elettrica e gas locali"

Disdetta e passaggio al mercato libero: quali sono le differenze?

Come avrai avuto modo di leggere, nel caso di passaggio al mercato libero e dunque effettuando un cambio di fornitore, non avrai bisogno di richiedere la disdetta al Servizio Elettrico Nazionale, anzi sarà il nuovo venditore come ad esempio Enel Energia, Eni gas e luce, Iren ad occuparsi della pratica. Qui di seguito una lista dei principali vantaggi del mercato libero:

  • Zero costi. Il passaggio al mercato libero è totalmente gratuito, non dovrai assolutamente corrispondere nulla SEN (ad eccezione ovviamente di eventuali bollette rimaste insolute);
  • Zero burocrazia. Oltre a ricercare e scegliere il prossimo fornitore, non dovrai fare nulla. Sarà il tuo prossimo fornitore ad occuparsi di comunicare tutti i dettagli al Servizio Elettrico Nazionale. Tu non dovrai così preoccuparti di moduli, PEC o altra noiosa burocrazia;
  • Nessuna interruzione del servizio. La disdetta, come il nome fa presagire, comporta un'interruzione dell'erogazione dell'energia elettrica o del gas. Con il passaggio al mercato libero invece, potrai continuare a utilizzare tranquillamente tutte le tue utenze;
  • Libertà nella scelta del tuo fornitore e delle condizioni economiche e contrattuali. Potrai confrontare i numerosi fornitori attivi nel Mercato libero e scegliere l'offerta luce, gas o dual (sia luce sia gas) più adatta a te e alla tua idea di risparmio. Tra le diverse soluzioni tra cui orientarsi ci sono: tariffe monorarie, biorarie, triorarie;
  • Gestione smart della fornitura. La maggior parte dei fornitori del Mercato libero offre strumenti digitali per la gestione digitale e autonoma della fornitura tipo: area clienti, app mobile, bolletta web, domiciliazione bancaria. 

Il passaggio al mercato libero oltre a essere estremamente conveniente, sarà a breve anche obbligatorio a causa dell'imminente chiusura del mercato tutelato, prevista entro luglio 2024. Per questo motivo è importante non farsi trovare impreparati, ma analizzare (possibilmente insieme a un esperto) le numerose opportunità del mercato libero fino a trovare quella più adatta alla propria famiglia o impresa. 

Se vuoi scoprire di più sulle sorti del mercato tutelato e cosa succederà da luglio 2024, ti consigliamo di leggere i nostri approfondimenti:
Fine Mercato Tutelato Energia: Scadenze (2021 e 2024), Provvedimenti e Consigli

Il Servizio Elettrico Nazionale (SEN) chiude con la fine del Tutelato?