Salta la corrente ma non il contatore: cause e soluzioni

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perché salta la corrente?
Salta la corrente ma non il contatore: cause e soluzioni

Il problema della corrente che salta è un problema molto più comune di quanto si possa pensare. Ma perché salta la corrente ma non il contatore? Ecco perché e cosa fare se va via la luce in casa.

Capita sempre più frequentemente che salti la corrente in casa e l'impianto elettrico non funzioni all'improvviso, creando disagi e conseguenze varie. In questa guida trovi cause e soluzioni se ti si presenta spesso questo problema in casa.

Da una parte i dispositivi elettrici (es. computer, frigoriferi e televisori) si spengono all'improvviso e potrebbero riportare danni di varia entità. Dall'alto lato lo spegnimento improvviso dell'illuminazione potrebbe creare problemi in termini di sicurezza, specie se la salta la corrente di notte.

A queste problematiche si aggiunge anche la mancanza di riscaldamento nei mesi invernali che può causare disagi e problemi di salute, soprattutto se si vive con bambini e anziani.

Salta la corrente, il salvavita

Il salvavita è un dispositivo di sicurezza che si attiva interrompendo il flusso di corrente all'interno del contatore. Il suo obiettivo è salvaguardare chi vive nell'appartamento in caso di problemi col contatore.

È composto da un interruttore di tipo magnetotermico che blocca il flusso di energia quando c'è un cortocircuito o un sovraccarico del contatore e da un relè differenziale che misura la quantità di energia in arrivo nel contatore e mantiene un certo bilanciamento con l'energia in uscita (altrimenti attiva il salvavita e fa scattare il contatore). In teoria, data la sua funzione, la levetta nera di sicurezza dovrebbe scendere giù quando sussiste un problema come un cortocircuito, uno sbalzo di tensione o un sovraccarico elettrico, tuttavia questo non accade sempre.

L'interruttore potrebbe non funzionare bene perché è bruciato, perché è stato montato in modo errato oppure perché sussistono dei problemi di messa a terra. Può succedere di vedere il salvavita che scatta e non si rialza anche quando viene tirato su per ripristinare il flusso di corrente, ma le cause non sono rintracciabili soltanto nel sovraccarico o nel cortocircuito.

Cosa vuol dire che Salta la Corrente ma non il Contatore?

La maggior parte delle persone si aspetta di vedere saltare il contatore quando salta la corrente, eppure non è sempre così visto che esistono casi in cui salta la corrente ma non il contatore. Quando salta la corrente?

Uno dei motivi più comuni di questo problema temporaneo è il sovraccarico di energia, cioè quando si supera il limite di portata consentita dal contatore: solitamente i contatori degli appartamenti supportano 3kWh di potenza. Accade quando si accendono per esempio forno, lavatrice e phon contemporaneamente.

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È possibile che gli elettrodomestici un po' datati assorbano più energia del dovuto, portando a un sovraccarico di energia anche quando non sono attivi tanti elettrodomestici contemporaneamente.

In alcuni casi, se salta la corrente ma non il contatore, potrebbe esserci un problema esterno all'impianto dell'appartamento e può riguardare la rete di distribuzione dell'energia.

Salta la corrente di notte Se la corrente salta di notte o sempre alla stessa ora, il problema potrebbe riguardare la rete elettrica anziché l'impianto dell'abitazione. In tal caso è opportuno rivolgersi al gestore.

Tuttavia può saltare la corrente ma non il contatore anche per problemi più seri che richiedono interventi professionali e tempestivi: cortocircuito (guasto in uno dei circuiti dell'impianto elettrico causato da un cavo difettoso, una connessione allentata o un problema con un interruttore o un fusibile), prese di corrente guaste (danni dovuti a contatti anomali), umidità (presenza di umidità e condensa in prese non protette o poste in luoghi troppo umidi) e maltempo (pioggia, grandine e vento potrebbero creare sbalzi di tensione e far saltare la corrente o causare blackout).

Cosa fare se Salta la Corrente?

La causa più frequente resta il sovraccarico: se salta la corrente ma non il contatore a causa di un sovraccarico allora ci è sufficiente fare attenzione a non fare entrare in funzione più dispositivi contemporaneamente.

Hai problemi di sovraccarico? L'accensione di troppi elettrodomestici e dispositivi contemporaneamente potrebbe causare un sovraccarico della rete, cioè il superamento della soglia consentita (che è solitamente di 3 kW). Se ci si rende conto di un cambio di esigenze è possibile richiedere un aumento di potenza rivolgendosi al fornitore.

Se il salvavita continua ad andare giù senza che si sospetti un sovraccarico allora potrebbe esserci un malfunzionamento del sistema salvavita, parte dell'impianto elettrico non funziona o si può verificare un problema tecnico sulla rete. Cosa fare quando la salta la corrente per questi motivi? In questi casi sarebbe sempre meglio contattare un elettricista in modo da individuare il problema o il distributore locale.

Per capire se ci sono problemi con l'impianto è possibile staccare tutti gli elettrodomestici e i dispositivi e controllare se, tirando su il salvavita, la corrente continua a esserci. Successivamente è possibile riattivare un dispositivo alla volta per individuare il responsabile.

È necessario anche rendersi conto se ci sono prese di corrente danneggiate, cioè con fili staccati, condensa o infiltrazioni di umidità (ovviamente procedendo in assenza di corrente).In questo caso è meglio chiamare tecnici specializzati e intervenire in modo mirato.

Le cose cambiano se il problema persiste e non si è riusciti a capire cosa fa scattare la corrente: probabilmente c'è un cortocircuito. In questo caso è indispensabile contattare un elettricista.

Come Richiedere l'Aumento di Potenza

La potenza del contatore insufficiente resta uno dei casi più comuni per cui salta la corrente ma non il contatore. Tutto può essere risolto chiedendo l'aumento di potenza.

Come calcolare la potenza disponibile La potenza disponibile è la potenza massima prelevabile da un impianto e va calcolata aggiungendo il 10% della potenza stabilita dal contratto (cioè la potenza contrattuale). Solitamente quest'ultima viene fissata è pari a 3 kW per le utenze residenziali, portando la potenza disponibile a 3,3 kW.

Può succedere che si cambino le abitudini, che cresca numero degli abitanti della casa, che ci siano ancora elettrodomestici obsoleti o si installi un dispositivo elettrico senza procedere prima al controllo dei consumi elettrici.

In tutti questi casi è possibile procedere in due modi diversi: contattare il fornitore per chiedere un aumento di potenza del contatore (che a sua volta contatterà il distributore di zona, cioè l'unico autorizzato a intervenire sul contatore o sulla rete) o intervenire in modo mirato per migliorare l'efficienza energetica in casa.

Se vuoi risparmiare in bolletta L'aumento della potenza del contatore non corrisponde a un risparmio in bolletta perché la tariffa non cambia. Se vuoi informazioni sui costi e sulla procedura per l'aumento potenza e se desideri valutare le offerte, puoi chiamare il nostro servizio allo 02 829 580 9902 829 580 9902 829 580 9902 829 580 99 e avere supporto da parte di un esperto di energia.

Quanto costa Aumentare la Potenza del Contatore?

L'aumento di potenza del contatore permette di non continuare a vedere saltare la correte e di non rischiare danni agli elettrodomestici o all'impianto elettrico. Tuttavia occorre considerare i costi.

Solitamente i contatori delle utenze domestiche hanno una potenza pari a 3 kW e ormai permettono l'aumento di potenza in scatti da 0,5 kW, anche le scelte più frequenti sono da 4,5 kW o a 6 kW.

  • Mercato tutelato - Nel mercato tutelato (termine fissato a luglio 2024), i costi di aumento potenza prevedono una quota fissa al distributore per le spese amministrative di 25,88 euro (eliminate fino a dicembre 2024 per le utenze domestiche), una quota di 73,17 €/kW relativa alla potenza aggiuntiva richiesta (diminuita a 55,66 €/kW per le utenze domestiche fino al 31 dicembre 2024) e un contributo fisso di 23 euro per gestione pratiche del fornitore.
  • Mercato libero - L'aumento di potenza nel mercato libero richiede il pagamento della quota potenza aggiuntiva pari a 73,17 €/kW (portata a 57,85 €/kW fino a dicembre 2024 per le utenze domestiche) e del costo richiesto dalle condizioni contrattuali, anche se il distributore potrebbe attribuire una quota di 25,88 euro al fornitore per i contributi amministrativi (eliminata fino al 31 dicembre 2024 per le utenze domestiche).

Il costo dell'aumento di potenza è stato portato a 57,85 €/kW fino a dicembre 2024 ma, dopo tale data, tornerà al prezzo di 73,17 €/kW (da aggiungere a un contributo fisso amministrativo di 25,88 euro eventuale che il distributore attribuisce al fornitore).

Per quanto riguarda le tempistiche, invece, dipendono dalla complessità dei lavori: entro 5 giorni lavorativi dalla data dell'invio della richiesta in caso di interventi semplici (es. telegestione e intervento su contatore) e dai 10 ai 50 giorni lavorativi dalla richiesta in caso di interventi complessi (es. aumento di tensione o difficoltà nei lavori).

Distacco Imposto Supero Potenza: cosa vuol dire e cosa fare

Se si supera continuamente la potenza elettrica disponibile allora si corre il rischio Distacco Supero Potenza, cioè il distacco del contatore a causa del superamento della potenza disponibile. Di fatto, quando il contatore salta e sullo schermo appare la scritta “Distacco Imposto Supero Potenza” vuol dire che si è andati oltre la potenza disponibile del contatore e l'erogazione della corrente è stata interrotta.

Il Distacco Imposto Supero Potenza non avviene non appena si supera la potenza disponibile (anche grazie alla tecnologia dei dispositivi di ultima generazione), ma diventa un rischio reale quando tale situazione permane per tre ore (e più in particolare per 182 minuti). Al contrario, se la soglia della potenza disponibile è stata superata di molto allora il contatore salta subito (e quindi non dopo tre ore).

In caso di rischio Distacco Imposto Supero Potenza, cosa fare? È necessario contattare il fornitore per aumentare la potenza disponibile. Diversamente si potrebbe andare incontro all'aumento di potenza coatto, cioè un aumento unilaterale di potenza deciso dal distributore.

Aumento di potenza coatto L'aumento di potenza “forzato” da parte dei distributori è previsto dalla delibera ARERA 654/2015/R/eel quando ci sono superamenti sistematici in almeno in due mesi distinti durante l'anno solare. Tale intervento non deve essere notificato necessariamente, ma viene segnalato nei dati tecnici di fornitura contenuti nelle bolletta (insieme a eventuali costi di pratica e costi amministrativi).

Cosa fare quando c'è il Distacco Imposto Supero Potenza? Chi si chiede come riattivare il contatore se si superano i kW disponibili può staccare l'elettrodomestico che si suppone possa aver provocato il superamento della potenza (es. lavatrice, lavastoviglie, stufe e dispositivi di vecchia generazione) e riposizionare l'interruttore generale e gli interruttori secondari. Dopodiché deve sostituire il dispositivo “responsabile” o procedere con l'aumento di potenza.

Guide utili per la Gestione delle Utenze