Tariffa Bioraria F1, F2 e F3 Differenza e Vantaggi
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Ti sarà sicuramente capitato più volte di sentir parlare di tariffa bioraria e di fasce orarie: ma di cosa si tratta? Si risparmia in bolletta facendo la lavatrice la sera piuttosto che di giorno? Insomma, l'energia costa di meno dopo il tramonto? Rispondiamo a questa e ad altre domande!
Le compagnie di fornitura di energia elettrica studiano costantemente e propongono ai consumatori tariffe in grado di “tagliare” i costi in bolletta pur soddisfacendo le esigenze più disparate.
Vuoi trovare la tariffa più adatta alle tue esigenze? Contattaci allo 02 829 580 9902 829 580 9902 829 580 9902 829 580 99 se vuoi ricevere una consulenza dedicata alle migliori tariffe del momento e dare un “taglio” ai costi in bolletta.
Tornando alla tariffa bioraria, grazie alla suddivisione dei costi in fasce orarie, rappresenta una valida alternativa alla tariffa monoraria (cioè quella tradizionale).
Tariffa bioraria: cosa significa e come funziona
Come è facile intuire, una tariffa bioraria differenzia il costo dell'elettricità a seconda del momento di utilizzo. Questo significa che è possibile “tagliare” i consumi e quindi i costi in bolletta semplicemente facendo attenzione a quando si usa la lavatrice, la lavastoviglie e gli altri dispositivi alimentati dalla corrente.
Più in particolare, la tariffa bioraria differenzia il costo dell'energia in base a fasce orarie e/o ai giorni della settimana, diventando così una scelta intelligente che può essere selezionata in qualsiasi momento: quando si attiva una nuova utenza; quando si fa il subentro; quando si chiede la voltura.
Qual è la tariffa più bassa: F1, F2 o F3?
I fornitori operanti nel mercato libero propongono offerte ripartite in tre fasce: le proposte Eni, Enel e gli altri sono suddivise in F1, F2, F3 (anche se solitamente si riduce tutto alla fascia F1 e alla fascia F2-F3).
Quali sono le fasce orarie F1, F2 e F3? Per comodità, diciamo che la fascia F1 viene associata alle ore diurne mentre la fascia F23 (comprendente F2 e F3) si riferisce alla sera, alle ore notturne e ai giorni festivi.
Quindi, quali sono gli orari della bioraria? La F1, la F2 e la F3 definite dall'Autorità sono suddivise per fasce orarie precise e giorni specifici:
- Fascia F1 - Dalle 8.00 alle 19.00, dal lunedì al venerdì, fatta eccezione per i giorni festivi;
- Fascia F2 - Dalle 7.00 alle 8.00 di mattina e dalle 19.00 alle 23.00, dal lunedì al venerdì; mentre va dalle 7.00 alle 23.00 del sabato e dei giorni festivi;
- Fascia F3 - Dalle 24.00 alle 7.00 di tutti i giorni e dalle 23.00 alle 24.00 dal lunedì al sabato. È compresa anche l'intera domenica e i giorni festivi.
Qual è la fascia oraria F23? Non è una nuova fascia da aggiungere alla tariffa bioraria con i suoi orari; per F23 si intende l'unione tra la fascia F2 e la fascia F3 (cioè dalle 19.00 alle 8.00 di tutti i giorni, compresi sabati, domeniche e giorni festivi).
Le ore diurne corrispondenti alla fascia F1 sono quelle più costose perché la domanda di energia risulta maggiore durante il giorno, complice lo svolgimento della maggior parte delle attività produttive, lavorative e sociali. Di contro, la domanda di energia (specie delle attività produttive e lavorative) cala con l'arrivo della sera e dei giorni festivi: il risultato è una riduzione del costo dell'energia.
Quindi, da cosa dipende il prezzo dell'energia nelle varie fasce orarie? A grandi linee potremmo dire che la variazione di prezzo proviene dal rapporto tra la domanda e l'offerta: più richiesta di energia ci sarà e più alto sarà il prezzo dell'energia.
Si risparmia davvero con la tariffa bioraria?
Sì, la tariffa bioraria Enel, Plenitude e altri fornitori conviene o almeno è così in teoria; purtroppo, alcuni eventi e certi cambiamenti hanno ridotto i vantaggi della differenziazione di prezzi.
Fino a una decina di anni fa, anche grazie alla richiesta energetica delle realtà produttive nelle ore diurne, la proposta Eni, Hera Comm, Enel e altri di una tariffa bioraria comportava un “taglio” considerevole, portandolo anche su soglie pari al 35-40%.
Purtroppo la forbice tra la F1 e la F2-F3 si è assottigliata parecchio, arrivando a oscillare soltanto fino a un 10%. Tutto questo è dipeso non solo dal contesto politico ed economico e dall'andamento del mercato ma anche e soprattutto dall'utilizzo di energie rinnovabili.
Dall'energia fotovoltaica alla tecnologica geotermica passando per l'eolico, infatti, le energie innovabili riescono a soddisfare parte della domanda energetica e quindi a diminuire il costo dell'energia all'ingrosso. Inoltre le imprese ancorate ancora all'impiego di energia elettrica hanno aumentato la produzione nelle ore notturne in modo da ammortizzare i costi, ma così facendo hanno aumentato il costo della fascia F2-F3.
Quando è conveniente la tariffa bioraria?
La tariffa bioraria porta con sé ancora numerosi vantaggi, anche se risultano minori rispetto al passato se non si sceglie la tariffa più adatta alle proprie esigenze. Chiamaci allo 02 829 580 9902 829 580 9902 829 580 9902 829 580 99 per scoprire qual è la migliore per te.
Questa scelta è ancora vantaggiosa purché si attui un cambio di abitudini di consumo: si imposta la lavatrice di notte; si fa la lavastoviglie dopo le 19.00; si accende lo scaldabagno a sera inoltrata o al mattino presto; si stira nei weekend.
Applicare questi comportamenti con una tariffa monoraria (cioè senza differenziazioni di prezzo) si rivela inutile perché si pagherebbe comunque di più in confronto ai consumatori che hanno una tariffa bioraria, salvo che non si faccia attenzione a spegnere i device e gli elettrodomestici quando non vengono adoperati o attivando la lavatrice con carichi pieni. Allo stesso modo coloro che sfruttano la tariffa bioraria pagherebbero di più nelle ore della fascia F1 rispetto a chi possiede una tariffa monoraria.
Sostanzialmente, a prescindere dalle differenze tra le proposte Eni, Enel e altri, la tariffa bioraria per come funziona rappresenta un'opportunità per coloro che trascorrono gran parte della giornata fuori casa, non pranzano a casa e rientrano dopo le 19.00 (orario in cui si concentrano tutte le faccende). Vale lo stesso per chi lavora di notte e dorme di giorno.
La tariffa bioraria conviene ancora, specie se il fornitore propone offerte con una forte variabile tra il prezzo in fascia F1 e il costo in fascia F2F3 e si riesce a rimanere sotto la soglia oltre la quale sarebbe meglio passare alla tariffa monoraria.
Come cambia la bolletta? A parte il costo della tariffa bioraria di Enel, Eni, Hera Comm e altri fornitori, il resto della bolletta resta invariata: costi di trasporto, spese di gestione del contatore, quota del canone televisivo e così via.
Tariffe triorarie Per completezza, vi informiamo che alcuni fornitori come Edison elaborano anche tariffe triorarie (F1, F2 e F3), ma sono pensate per i liberi professionisti e le aziende.
Tariffa bioraria: differenze tra Servizio Elettrico Nazionale nel mercato tutelato ed Enel e altri nel mercato libero
Nel mercato libero è ancora possibile parlare di convenienza della tariffa bioraria grazie alle varie offerte Enel, Eni e altri fornitori. Le cose sono diverse per il mercato tutelato (ancora per poco visto il termine fissato a luglio 2024), considerando che il prezzo dell'energia riflette quello del PUN (Prezzo Unico Nazionale) e quindi non presenta una sostanziale differenza tra la tariffa bioraria e monoraria.
Anche per questo motivo, mediante Delibera ARG/elt n.122/11, l'ARERA ha stabilito l'applicazione automatica di una tariffa bioraria per i clienti domestici in possesso di contatore elettronico (capace di monitorare i consumi delle varie fasce) che hanno ricevuto almeno tre conguagli. Tuttavia il confronto tra le proposte a fasce orarie Enel e altri fornitori operanti nel mercato libero e la tariffa bioraria del Servizio Elettico Nazionale del mercato tutelato sottolinea ancora la convenienza del mercato libero in termini di scelta e offerta.
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La bolletta mensile è calcolata con un consumo di 1200 kWh e include eventuali sconti previsti dall'offerta, imposte e IVA; per le tariffe indicizzate è usata una stima del prezzo del PUN (luce) del prossimo anno pubblicato dall'Autorità.
Come monitorare i consumi nelle fasce orarie
Non è sempre facile monitorare i consumi della corrente nelle varie fasce orarie se si sceglie una tariffa bioraria, ma è possibile determinarli facendo attenzione alle specifiche della bolletta.
Prima di tutto è possibile osservare la distribuzione dei consumi sulla bolletta, visionando i kWh consumati nelle varie fasce (es. consumi tariffa bioraria sabato e domenica).
Se si possiede un contatore elettronico allora si può visionare il consumo totale di energia contrassegnato per le varie fasce, premendo il pulsante come si fa con un'autolettura.
Una terza strada sarebbe comprare un misuratore elettrico in grado di tenere traccia dei consumi di energia e quindi di calcolare il consumo dei dispositivi nelle varie fasce di utilizzo.