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Fine Mercato Tutelato Energia: Scadenze (2021, 2023, 2024?), Provvedimenti e Consigli

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Quando chiude il Servizio di Maggior Tutela? Ecco le nuove date ufficiali, i cambiamenti e tutte le info utili.
Quando chiude il Servizio di Maggior Tutela? Ecco le nuove date ufficiali, i cambiamenti e tutte le info utili.

Il 2023 vede l'avverarsi di un nuovo slittamento del termine della Maggior Tutela. Un cambiamento che avverrà il giorno 1 luglio 2024, data in cui sarà abolito ufficialmente il mercato tutelato che riguarda sia l'energia elettrica che il gas per imprese e privati. Ma cosa vuol dire esattamente? Quali sono le conseguenze che ne deriveranno a carico di tutti i clienti che rientrano ora nel prezzo tutelato?

In questo articolo puoi trovare tutte le informazioni, risposte a ogni domanda, consigli utili e l'aggiornamento legislativo su questo importante cambiamento verso il mercato libero dell'energia, come da fonte ufficiale ARERA. Prima di analizzare nel dettaglio tutte le novità e i provvedimenti, ecco una tabella di sintesi sugli aspetti chiave:

Fine mercato tutelato: Data prevista per ogni tipologia di utenza
TIPO UTENZA REQUISITI DATA FINE TUTELATO*
AZIENDA (PMI) Tra 10 e 50 dipendenti e fatturato annuo tra 2 e 10 milioni di €, oppure potenza impegnata del punto prelievo maggiore a 15kW. gennaio 2021
CLIENTI DOMESTICI E MICROIMPRESE Consumatori singoli, famiglie, associazioni e le microimprese che non rientrano nei requisiti di cui sopra. luglio 2024

*Il servizio a tutele graduali (delibera ARERA 491/2020/R/eel) sarà rivolto alle aziende (PMI) che non avranno ancora effettuato il passaggio al mercato libero già a partire da gennaio 2021, poi esteso anche ai clienti domestici da gennaio 2023. Le caratteristiche e i requisiti delle aziende PMI sono definiti in accordo alla definizione comunitaria vigente in materia e riportati in tabella.

Maggior Tutela: di cosa si tratta e quando finisce?

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Chiusura mercato tutelato 2023

Il Servizio di Maggior Tutela (sinonimo di mercato tutelato) è la forma di mercato in Italia dove i clienti possono attivare una fornitura di energia (luce e/o gas) con condizioni economiche e contrattuali regolate dall'Autorità e prezzi aggiornati trimestralmente. Ad oggi il mercato tutelato coesiste con il mercato libero, dove invece vige il principio di libera concorrenza tra le imprese fornitrici e i clienti finali possono decidere liberamente da quale venditore e a quali condizioni acquistare energia elettrica e gas naturale. Tuttavia, anche in ottemperanza alle disposizioni comunitarie in materia, è prevista la chiusura totale del mercato tutelato che dovrebbe avvenire - in base alle ultime disposizioni - a luglio 2024.

Infatti, già nel mese di agosto 2018 venne approvato un emendamento che rimandava al 1 luglio 2020 il termine ultimo dei prezzi stabiliti in regime di Maggior Tutela per la fornitura di energia elettrica e gas che, precedentemente, era stato fissato a luglio 2019. In seguito, tale data, è stata rinviata ulteriormente all'anno 2022 nel giorno in cui era previsto il subentro Pirro, provvedimento respinto e successivamente reinserito nel Decreto legislativo del 30 dicembre 2019, numero 162, art. 12 (comma 3a) in cui si parla delle proroghe riguardanti lo sviluppo economico. Successivamente, il nuovo decreto milleproroghe 2021, ha fatto slittare di un ulteriore anno la chiusura del tutelato. Quindi, riassumendo, il giorno ufficiale per la fine della Maggiore Tutela è attualmente fissata a luglio 2024. Il motivo di tali esitazioni è dovuto al fatto che vi sono state molte iniziative da parte delle Autorità preposte che hanno suscitato il timore soprattutto riguardo alla mancanza di un'adeguata consapevolezza da parte dei consumatori finali, con conseguente preoccupazione della sorte degli utenti che non avranno ancora provveduto in modo autonomo a lasciare il sistema della Maggiore Tutela.

Termine del Mercato Tutelato: quali sono i cambiamenti? Scadenze e dettagli

Per quanto riguarda i clienti domestici, come abbiamo già affermato, il termine della Tutela è stato fissato per il primo luglio 2024, mentre per le PMI (piccole e medie imprese) è stato anticipato al primo gennaio 2021. Quindi, le disposizioni di legge attuali affermano che:

  • Aziende PMI, ossia quelle con numero di dipendenti che va da 10 a 50 e un fatturato annuo tra i 2 e 10 milioni di euro oppure che hanno un potenza impegnata del punto prelievo superiore ai 15 kW, devono provvedere al cambio fornitore entro gennaio 2021, data in cui finirà il Tutelato.
  • Microimprese e famiglie, ossia clienti domestici (anche consumatori singoli), associazioni e microimprese che non superano i requisiti descritti precedentemente hanno tempo fino a luglio 2024 per effettuare la scelta di un nuovo fornitore di energia elettrica e gas.

In ogni caso, bisogna specificare che tutti coloro che entro la scadenza prefissata non avranno ancora provveduto a scegliere autonomamente un fornitore nel mercato libero, passeranno in automatico al Servizio a Tutele Graduali (STG), che prevede la fissazione di condizioni contrattuali coincidenti con quelle delle offerte PLACET (Prezzo Libero A Condizioni Equiparate di Tutela), sia durante il periodo provvisorio (i primi 6 mesi dopo la scadenza) sia a regime (scaduto il termine dei primi 6 mesi e con un fornitore selezionati tramite gara nazionale, valido per un periodo di 3 anni).

Cosa comporta il termine del mercato di Maggior Tutela?

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Fine del tutelato: cosa cambia?

Ad oggi ogni cliente (domestico o business) può scegliere di attivare le proprie utenze anche sul mercato tutelato, ossia pagando luce e gas con le condizioni contrattuali stabilite dall'Autorità. Tutto cambia con l'introduzione del mercato libero in quanto si possono confrontare le diverse tariffe offerte dai fornitori e scegliere il prezzo che conviene di più. Il mercato libero concede infatti ai clienti finali la possibilità di ottenere prezzi più bassi grazie alla forte concorrenza tra i fornitori, nonché una maggiore stabilità del prezzo (fisso da 1 a 3 anni, mentre nel Tutelato viene aggiornato ogni 3 mesi) e la possibilità di scegliere tra centinaia di tariffe, adatte a tutti i profili di consumo. 

In sostanza, con l'abolizione delle tariffe concordate con il Servizio di Maggior Tutela sulle forniture di elettricità e gas che avverrà a luglio 2024, tutti i clienti che né hanno usufruito non potranno più pagare l'energia seguendo il prezzo del Tutelato, ma dovranno decidere un fornitore privato seguendo il prezzo del mercato libero.

Il consumatore deve mantenere lo stesso fornitore?

Assolutamente no, uno dei vantaggi del mercato libero è proprio la possibilità di poter scegliere liberamente l'offerta migliore per il proprio stile di consumo, questo ovviamente vale sia per i clienti domestici che per le imprese. È inoltre possibile confrontare le offerte dei fornitori e decidere in autonomia quella che conviene di più secondo le proprie esigenze (es: tariffa monoraria invece che bioraria, tariffa a prezzo fisso piuttosto che indicizzato, ecc.).

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Il cambio fornitore ha un prezzo da pagare?

Non c'è nessun costo che il cliente debba affrontare nel passaggio da un fornitore all'altro, quindi l'operazione è completamente gratuita. Inoltre il nuovo operatore si occuperà di inviare al vecchio fornitore tutta la documentazione e le comunicazioni necessarie per il passaggio evitando al cliente di imbattersi in burocrazia tecnica e complicata. Sarà poi dovere del fornitore precedente a rilasciare al consumatore l'ultima bolletta di chiusura del contratto di fornitura.

Durante il passaggio vi sono interruzioni di fornitura luce e gas?

I consumatori, sia aziende che privati, non subiranno nessuna interruzione di fornitura energia durante il passaggio da un fornitore all'altro in quanto non si agisce direttamente sul contatore. Si potrà, quindi, proseguire l'attività lavorativa e familiare in modo normale senza subire alcuna perdita o disagio. Il nuovo operatore si occuperà delle pratiche amministrative che, a seconda dell'operazione di trasloco, saranno completate in massimo uno o due mesi.

Differenza tra prezzo tutelato e costo fornitura in mercato libero

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Cosa cambia tra i Prezzi nel mercato libero e nel mercato Tutelato?

Il prezzo tutelato ha una variazione trimestrale in quanto viene stabilito dall'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA). Il prezzo del mercato libero, invece, cambia da fornitore a fornitore in quanto ogni società è libera di decidere quale tariffa applicare (rispettando ovviamente le normative in vigore). Quindi è possibile anche sottoscrivere offerte con costo dell'energia fisso che resta tale fino a tre anni, in questo modo ci si mette al riparo da eventuali sbalzi di prezzo che possono derivare dai cambiamenti di domanda e offerta nel mercato libero e/o dalla variazione del prezzo delle materie prime nei mercati all'ingrosso.

Consigli per coloro che sono ancora nel Mercato Tutelato

Il confronto dei prezzi in ogni caso è sempre utile per prepararsi a fare il cambio dell'operatore entro il 2023, per questo motivo si consiglia di iniziare già da ora a valutare le diverse offerte e possibilità. In questo modo si eviterà di ritrovarsi con un operatore che non si è scelto, ma è stato assegnato da terzi una volta che la chiusura della Maggiore Tutela sarà effettiva sia per le aziende che per i privati.

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Passaggio al mercato libero: come avviene?

Il cambio dal Tutelato al Mercato Libero avverrà in modo molto semplice. Questo perché sarà il cliente stesso a scegliere di effettuare la migrazione verso un nuovo fornitore, sulla base delle sue reali necessità e delle offerte che reputa più convenienti. Chi è attualmente gestore nella Maggiore Tutela ha invece il dovere di inviare al proprio cliente una nuova proposta nel Mercato libero, con tutte le specifiche e gli adeguamenti del caso. La decisione finale spetterà sempre all'utente che potrà accettare la continuità di fornitura dallo stesso operatore (che si dovrà adeguare alle normative vigenti) oppure potrà cambiare liberamente fornitore stipulando un nuovo contratto.

La regola d'oro da non dimenticare è che il recesso potrà essere effettuato in ogni momento e senza che vi sia alcun costo aggiuntivo. Il distributore sarà obbligato a garantire il servizio di fornitura senza che vi sia alcuna interruzione di luce e gas al cliente finale durante tutte le pratiche di passaggio utenza. In questo modo si garantisce all'utente la massima disponibilità da parte dei fornitori durante il cambio per la fine del Mercato Tutelato.

Cosa accadrà nel 2023 con il cambiamento definitivo? Il Servizio a Tutele Graduali

Come funziona il Servizio a Tutele Graduali (STG)?Dopo la chiusura del Tutelato, se ancora non sei passato al mercato libero, le tue utenze saranno assegnate allo stesso fornitore che ti serviva Maggior Tutela per un periodo di sei mesi, con condizioni coincidenti con le offerte PLACET. Scaduto questo termine transitorio, se ancora non hai effettuato il cambio, ti verrà proposto un nuovo contratto PLACET con un altro fornitore, selezionato tramite gara nazionale e valido 3 anni (c.d. "fase a regime").

La delibera 497/2020/I/eel afferma che la data di scadenza del 1 luglio 2024 riguarda il servizio di Maggiore Tutela dedicato all'uso domestico di energia elettrica e gas, ma anche le microimprese con meno di 10 dipendenti e un fatturato che non supera i 2 milioni di euro oppure con una potenza di utilizzo più bassa di 15 kW. Dopo tale scadenza, di fatto, cesseranno di esistere i prezzi stabiliti nel Tutelato e si dovrà passare ad un operatore del mercato libero. Se questo non avverrà, ci sarà il passaggio automatico al Servizio a Tutele Graduali (detto anche "Servizio di Tutela Graduale") secondo le modalità stabilite dalla legge. In particolare, le offerte PLACET, avranno un costo stabilito tramite analisi e comparazione dei consuntivi del Prezzo Unico Nazionale, il cosiddetto PUN. Nel dettaglio, il prezzo dell'energia fornita verrà suddiviso in questo modo:

  • Prezzo variabile per l'approvvigionamento (acquisto di energia e dispacciamento), basato sul PUN;
  • Oneri definiti dall'Autorità ancor prima della gara ad asta destinati alla copertura dei costi di commercializzazione e sbilanciamento, i quali a loro volta suddivisi in una quota fissa (€/POD) e una quota energia (€/kWh);
  • Costo unico nazionale stabilito in base al prezzo di aggiudicazione emerso durante la gara stessa.

Il cambiamento verso il mercato libero e lo sviluppo economico

Le aziende PMI dal mese di gennaio 2021 dovranno mettersi in regola scegliendo un fornitore differente da quello avuto fino ad oggi con la Maggiore Tutela. Lo stesso varrà per gli utenti privati che hanno un consumo di energia elettrica e di gas a livello puramente domestico da luglio 2024.

Il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) ha emesso un decreto in cui vi sono tutte le indicazioni sui prezzi tutelati che riguardano l'energia, tale emendamento è stato inviato direttamente ad ARERA che ha provveduto a farlo applicare. Infatti, in data 25 novembre 2020, l'Autorità ha deliberato in senso positivo verso il decreto stesso che è stato unito all'interno del Milleproroghe.

Sono state quindi decise tutte le condizioni e la tempistiche con cui dovrà avvenire il cambiamento dei clienti che ancora non si sono adeguati alla nuova normativa legata all'introduzione del mercato libero nel campo dell'energia elettrica e gas. Sono stati contati circa 14,5 milioni di utenti con contatore domestico che ancora sono in Maggior Tutela, mentre raggiungono i c.a. 200 mila i clienti riconosciuti come Piccole Medie Imprese che dovranno eseguire il cambio fornitore.

Domande frequenti

Per aiutarti a riassumere e focalizzare le novità più importanti legate alla chiusura del mercato tutelato, ecco una sintesi delle domande più frequenti:

Fine Mercato Tutelato Energia: info utili

Scadenze delle forniture in Maggiore Tutela

Le scadenze delle forniture nella Maggior Tutelata sono diverse a seconda del tipo di utenza attiva:

  • Aziende PMI, scadenza fissata per gennaio 2021. Si tratta di imprese con un numero di dipendenti che va dai 10 ai 50 e un fatturato annuale di 2-10 milioni di euro oppure un impegno di potenza energetica che supera i 15 kW.
  • Utenze domestiche e microimprese, scadenza fissata per luglio 2024. Si tratta di famiglie, associazioni, consumatori singoli e microimprese che non fanno parte delle PMI.

Per maggiori approfondimenti, puoi visitare il sito di ARERA: "Verso la fine del mercato tutelato: novità"

Aziende e PMI: normativa e scadenza

Le aziende PMI dovranno adeguarsi al cambiamento che riguarda la fornitura delle utenze entro il 1 gennaio 2021, passando dal Mercato Tutelato a quello libero, così come descritto nella delibera 491/2020/R/eel. Tale normativa interviene - tra le altre - sulle modalità di cambiamento e sul passaggio da un operatore all'altro.

Le imprese che non eseguiranno tale adeguamento per tempo, potranno tuttavia usufruire del Servizio a Tutele graduali se hanno dichiarato un fatturato complessivo tra i 2 e i 10 milioni di euro nell'anno di riferimento e se hanno tra i 10 e i 50 dipendenti. In alternativa, rientrano in questa categoria anche le imprese con un impegno di potenza superiore ai 15kW (quindi anche le microimprese che utilizzano tale potenza energetica).

Utenze domestiche: norme e scadenze

I clienti domestici dovranno adeguarsi al cambiamento che riguarda la fornitura delle utenze entro il 1 luglio 2024. Questo quanto stabilito dalla delibera 497/2020/I/eel.

Tutti i clienti che non passeranno al mercato libero entra i termini previsti dalla legge, vedranno la fornitura assegnata ad un fornitore provvisorio per 6 mesi, lo stesso che li serviva in regime di Maggior Tutela, ma con condizioni contrattuali diverse e coincidenti alle offerte PLACET. Allo scadere dei 6 mesi poi, se il cliente non è ancora passato al mercato libero, verrà assegnato ad un altro fornitore, selezionato tramite gara nazionale, con un nuovo contratto PLACET che in ogni caso sarà sempre libero di cambiare in qualsiasi momento.

Guide utili per la Gestione delle Utenze