Offerte luce e gas per il condominio

I condomini devono attivare obbligatoriamente i contratti della luce o del gas (per l’illuminazione, eventuali impianti di riscaldamento centralizzato, ascensore, autoclave, ecc.). In questo articolo troverai tutte le informazioni utili riguardo le utenze dedicate ai condomini.


A seconda dei casi il condominio può avere solamente l'utenza dell'energia elettrica e/o il gas (in questo caso il contatore condominiale viene attivato solo se è previsto il riscaldamento centralizzato, cioè quando è presente un'unica caldaia per il fabbisogno condominiale).

La spesa del consumo di gas totale viene poi ripartita in base alle tabelle millesimali e misurata attraverso i ripartitori (obbligatori per i condomini dal 2017).

Il contratto dell'utenza luce e gas per il condominio

È possibile che il costruttore abbia preso accordi con qualche fornitore al momento dell’edificazione dello stabile.  In qualunque caso la tariffa dell'energia elettrica avrà la tipologia chiamata BTA, altri usi in bassa tensione. 

Per quanto riguarda il gas l'utenza sarà del tipo "condominio uso domestico" e il contatore del gas metano è in genere di classe G10 (potenza termica 96 kW). 

Il contratto di fornitura va intestato al condominio, che, per questo motivo, dovrebbe avere un apposito Codice Fiscale o una partita IVA che lo identifichi.

La bolletta condominiale

Per legge, la fornitura di energia elettrica per gli spazi comuni va intestata al condominio come categoria "uso non domestico". Questo prevede una quota "fissa" più onerosa (quasi tre volte per una classica bolletta di casa). Ergo: nessuna offerta darà dei vantaggi per questa tipologia di spesa.

Oltre a questa quota fissa la bolletta condominiale è composta da:

  • costo dell'energia effettivamente consumata;
  • spese per il trasporto dell'energia e per la gestione del contatore;
  • altri oneri di sistema;
  • imposta al 22% (o al 10% se agevolata).

Perché conviene intestare le utenze al condominio

Per legge, nelle strutture fino a 8 condòmini non è necessario nominare un amministratore.

Le fatture devono essere comunque intestate al condominio che deve avere una Partita IVA o un codice fiscale. La convenienza deriva anche dal fatto che nel caso in cui il condominio metta in atto delle attività commerciali, avere la Partita IVA consente di accedere alle agevolazioni fiscali previste per le utenze domestiche altrimenti non applicabili visto che il contratto di fornitura per condomini ha solitamente una potenza di 16 kW.

Come si attiva un'utenza di condominio?

Per la richiesta di attivazione si procede analogamente a quella di un singolo cliente. Ovviamente saranno necessari i dati del condominio e del rappresentante dello stesso, o dell'amministratore. I dati necessari per un contratto luce e gas per il condominio sono:

  • Indirizzo fornitura
  • Dati del condominio: codice fiscale o partita IVA
  • Dati del rappresentante legale (amministratore)
  • Codice POD o numero cliente (utenza luce) o codice PDR o matricola contatore (utenza gas), se i contatori sono presenti. Oppure oltre a questi dati, anche i dati del precedente intestatario se si tratta di una voltura
  • Dichiarazione del rappresentante ai fini dell'applicazione del regime IVA o accisa agevolato (se le abitazioni non sono impiegate per attività commerciali o ad uso ufficio)

A chi intestare le utenze se l'amministratore di condominio non c'è?

La riforma del condominio prevede una persona che svolga le funzioni analoghe a quelle dell'amministratore. Perciò c’è bisogno almeno del referente.
In caso di morosità sarà quest'ultimo a dover rispondere al fornitore.

Codice fiscale o partita IVA?

Se il condominio dovesse esercitare un'attività commerciale, lo stesso dovrà richiedere la partita IVA.
Diversamente, è comunque obbligato a richiedere il codice fiscale ad un qualsiasi ufficio dell’Agenzia delle Entrate (soggetti diversi dalle persone fisiche non titolari di partita IVA). Il codice fiscale sarà composto da 11 numeri: i primi 7 identificano il contribuente (il condominio); gli altri tre identificano il numero dell’ufficio e l’ultimo numero, è un carattere di controllo.

Il condominio, sebbene non sia un soggetto giuridico, deve svolgere le funzioni di sostituto d’imposta. Infatti l’amministratore è tenuto a:

  • Effettuare le ritenute d’acconto
  • Versare all’Erario le ritenute
  • Certificare con la certificazione unica
  • Presentare il modello 770. 

Le detrazioni e l'IVA agevolata sulle bollette per il condominio?

Le bollette per un condominio ad uso domestico di luce e gas (uso centralizzato condominiale) prevedono le seguenti agevolazioni:

  • Bolletta della luce del condominio:
    IVA al 10% (se nel condominio non ci sono unità immobiliari con destinazione diversa dall'abitativa)
    Imposta erariale (accise) come qualsiasi utenza BTA
  • Bolletta del gas del condominio:
    IVA al 10% fino a 480 mc annui per ogni appartamento (sopra questo limite aliquota ordinaria); le abitazioni che hanno un proprio contatore autonomo di gas metano come combustibile per usi civili sono da escludere.
    Aliquota accisa e addizionale regionale agevolata (analogo alle utenze domestiche).

Il ruolo del'Amministratore condominiale

L'amministratore è la persone con funzioni esecutive all'interno del condominio. Si occupa di amministrare e gestire i beni comuni. Vediamo alcuni compiti e doveri:

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