Bonus Gas Basilicata: Modello Autocertificazione e come richiederlo
Per avere maggiori informazioni e avviare la procedura per l’ottenimento del bonus gas Basilicata, dovrai collegarti al sito web portalebonusgas.regione.basilicata.it oppure al portale www.apibas.it/bonusgas. Qualunque cittadino munito di SPID potrà effettuare la procedura. Leggi l’articolo per scoprire come ottenere l’agevolazione sul costo del gas.
Cos’è il Bonus Gas Basilicata
È un incentivo che offre il vantaggio di annullare i costi in bolletta, relativamente alla componente gas, per le forniture attive presso l’abitazione principale dei cittadini lucani. È stato istituito a seguito della pubblicazione della legge regionale n. 28/22. L’agevolazione si estende anche agli edifici condominiali con impianto di riscaldamento centralizzato ed alimentati tramite gas metano da un unico PDR. Sono, dunque, escluse dal bonus gas Basilicata:
- Utenze intestate a cittadini non residenti nell’abitazione oggetto della fornitura;
- Utenze attivate per scopi differenti dall’uso residenziale domestico.
L’iniziativa messa in campo dalla Regione Basilicata nasce allo scopo di fornire un incentivo concreto al risparmio e all’efficientamento energetico. Non a caso, la Regione stessa ha stabilito gli obiettivi di risparmio energetico da raggiungere. Nello specifico, per l’anno termico 2022-23 è necessario conseguire, entro l’anno termico successivo 2024-24, un risparmio energetico nei consumi di gas almeno pari al 15% in confronto ai consumi registrati nell’anno termico 2021-22.
Il mancato conseguimento degli obiettivi di risparmio energetico prefissati dalla regione Basilicata comporta l’esclusione dal contributo. Una eventuale riammissione sarebbe possibile solo a patto di pervenire alla stessa percentuale di risparmio negli anni successivi a quello in cui il diritto al contributo è stato perso. Qualora vi fossero circostanze che non consentano al beneficiario di raggiungere l’obiettivo di risparmio energetico del 15%, è possibile chiedere una deroga, a condizione di produrre documenti che giustifichino le circostanze che hanno impedito il conseguimento dell’obiettivo.
Come compilare l’autocertificazione?
Dopo esserti collegato al sito portalebonusgas.regione.basilicata.it oppure al sito www.apibas.it/bonusgas dovrai effettuare l’accesso tramite le tue credenziali SPID. Questo significa che dovrai selezionare il provider con il quale è stata creata la tua identità pubblica digitale (ad esempio Aruba, Poste, InfoCert, SpidItalia etc.) ed inserire nome utente e password.
A seguito del login, ti comparirà una schermata di riepilogo delle autocertificazioni in compilazione. In sostanza, una volta che avrai inviato l’autocertificazione, è proprio in quest’area che potrai visualizzare il documento che è stato prodotto. Se, invece, devi procedere per la prima volta alla compilazione, dovrai spostarsi sul menù principale e cliccare su “Nuova autocertificazione”. Da qui avrai la possibilità di scegliere tra due opzioni:
- Persone fisiche con PDR individuale;
- Amministratori di condomini con PDR centralizzato.
Se sei un utente privato e stai per presentare la domanda per l’abitazione nella quale detieni la residenza, dovrai selezionare la prima opzione. Fatto questo, si aprirà il form con i dati dell’autocertificazione che dovrai obbligatoriamente inserire. In primo luogo, dovrai avere a portata di mano:
- PDR;
- Codice cliente;
- Nome della società di vendita;
- Frequenza di fatturazione (mensile, bimestrale etc.);
- Numero di persone che compongono il tuo nucleo familiare.
La seconda parte del modello di autocertificazione ha per oggetto i dati del beneficiario. Qui dovrai indicare:
- Nome e cognome del beneficiario;
- Data, provincia e comune di nascita;
- Codice fiscale;
- Indirizzo di residenza;
- Numero di telefono;
- Email e/o PEC del beneficiario.
Ti sarà, inoltre, chiesto di specificare se alla data del 30 settembre 2022 la tua residenza era già stabilita nella regione Basilicata. In caso contrario, dovrai riportare la data successiva al 30 settembre 2022 nella quale ti è stata conferita la residenza anagrafica su un comune del territorio lucano.
Sebbene non sia obbligatorio, si consiglia di disporre anche di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) e della firma digitale, grazie alla quale potrai firmare telematicamente la documentazione che andrà inviata. Qualora fossi sprovvisto della firma digitale, saresti costretto a stampare il documento che verrà prodotto, firmarlo, sottoporlo a scansione e poi caricarlo nuovamente sulla piattaforma per l’invio definitivo. In ogni caso, puoi tranquillamente inserire anche un indirizzo email facente capo ad un account di posta elettronica tradizionale.
Se stai compilando per conto tuo la domanda (dunque, non per conto di un soggetto terzo), ti consigliamo di non inserire la spunta laddove compare la dicitura “Delegato alla presentazione”. Nel paragrafo successivo, infatti, avremo modo di descrivere le modalità di presentazione della domanda in caso di delega.
Prima di procedere con la compilazione clicca su “Salva”. Automaticamente si avvierà il secondo passaggio della procedura, quello relativo alla documentazione da allegare. Qui dovrai scaricare e firmare l’autocertificazione per poi caricare nuovamente il documento definitivo. A questo punto, non ti resta che confermare i dati e procedere con l’invio definitivo dell’autocertificazione.
Come inviare l’autocertificazione Bonus Gas Basilicata con delega?
Potrebbe capitare che la domanda per il bonus gas Basilicata venga trasmessa da un soggetto dotato di delega conferita dal reale beneficiario dell’incentivo. La procedura di compilazione non cambia di molto. In qualità di soggetto delegato, sarai comunque tenuto ad eseguire l’accesso alla piattaforma tramite SPID e dovrai procurarti i dati di fornitura del delegante che abbiamo indicato nel paragrafo precedente.
La sostanziale differenza risiede nel fatto che, in caso di delega, dovrai a fondo pagina spuntare l’opzione “Delegato alla presentazione”. A questo punto, compariranno automaticamente i tuoi dati anagrafici, in ragione del fatto che hai eseguito l’accesso con lo SPID. Dovrai solamente aggiungere il tuo indirizzo completo di residenza, il numero di telefono e l'indirizzo di posta elettronica certificata.
Nel paragrafo precedente abbiamo visto che la domanda di bonus gas, se presentata direttamente dal beneficiario, può essere completata anche in assenza di un recapito PEC. Un indirizzo e-mail di posta elettronica tradizionale è, infatti, sufficiente ai fini della presentazione dell’istanza. Invece, se la domanda viene trasmessa da un delegato, è necessario che quest’ultimo sia in possesso di un indirizzo di posta elettronica certificata. Dopo aver inserito tutti i dati, dovrai cliccare su “Salva”. A questo punto, il sistema genererà due documenti PDF:
- Autocertificazione;
- Procura speciale per la sottoscrizione digitale e/o presentazione telematica.
Entrambi i documenti andranno scaricati e firmati ma prima di farlo ti consigliamo di visualizzarli in anteprima, così da verificare ancora una volta la correttezza dei dati in essi contenuti. Cliccando su “Salva in PDF” di fatto si avvierà il download dei documenti, i quali verranno archiviati sul tuo dispositivo. Anche in questo caso, potrai scegliere se firmare digitalmente i documenti (strada percorribile solo se possiedi la firma digitale) oppure stamparli, apporre la firma autografa e scansionarli.
Qualunque sia l’opzione da te selezionata, avrai comunque bisogno di ritornare sulla piattaforma e di caricare i documenti nella riga corrispondente. Prima di effettuare l’upload, il sistema ti chiederà di specificare il tipo di firma che hai utilizzato. Al termine del caricamento, se la procedura è andata a buon fine, vedrai i tuoi file sopra la scritta “Documenti allegati”.
Prima di concludere l’operazione, dovrai caricare un unico file PDF contenente un valido documento d’identità ed il codice fiscale del beneficiario delegante. A questo punto, potrai cliccare, in alto a destra, su “Conferma dati” e poi su “Conferma e presenta” per inviare ufficialmente la certificazione. Sulla tua casella di posta elettronica ti arriverà un e-mail di conferma dell’avvenuta presentazione della domanda, con l’allegato protocollato.
Come chiedere maggiori informazioni sul Bonus Gas Basilicata?
Sui due siti poc’anzi indicati sono presenti tutte le informazioni necessarie per procedere anche in modo autonomo alla compilazione. In ogni caso, qualora non riuscissi a trovare risposte ad una o più domande, potresti chiedere assistenza scrivendo una e-mail all’indirizzo [email protected].
In alternativa, è possibile concordare un appuntamento telefonico con API-Bas S.p.A. Per farlo dovrai sempre eseguire l’accesso tramite SPID e dal menù cliccare sull’apposito pulsante “Appuntamento telefonico”. Si aprirà un piccolo form da compilare con i seguenti dati:
- Nome e cognome;
- Numero di telefono;
- Indirizzo e-mail;
- Codice PDR;
- Argomento;
- Oggetto.
Per quanto concerne l’argomento alla base della tua richiesta, potrai scegliere tra le seguenti opzioni:
- Problematiche relative alla presentazione dell’autocertificazione;
- Problematiche relative alla quantificazione e alla decorrenza del bonus gas;
- Problematiche relative alle società di vendita;
- Problematiche relative a determinate situazioni di carattere oggettivo e/o soggettivo.
Quali sono gli orari del servizio clienti? Potrai prenotare il tuo appuntamento telefonico sia in orari mattutini che pomeridiani. È importante, però, che tu sappia che l’assistenza telefonica è disponibile in orari mattutini dalle 09:00 alle 13:00 dal lunedì al venerdì e in orari pomeridiani dalle 15:00 alle 17:00 ma dal lunedì al giovedì. Sulla piattaforma avrai la possibilità di scegliere l’orario più comodo per te, considerando che l’appuntamento può avere una durata massima di 30 minuti.
Quali sono le voci di spesa delle bollette del gas?
Abbiamo visto come il bonus gas Basilicata riconosca un incentivo in bolletta sulle spese per la materia prima. Questo non significa che la tua bolletta del gas arriverà con un importo pari a zero. Ciò in quanto le fatture relative ai servizi energetici comprendono diverse voci di spesa, vale a dire:
- Spese per la materia prima;
- Spese per il trasporto e la gestione del contatore;
- Oneri di sistema;
- Imposte (IVA e accise);
- Altre partite.
In genere, la spesa che incide maggiormente sull'importo finale della bolletta è quella per la materia prima. Non sono, però, da trascurare i costi relativi al trasporto, stoccaggio, distribuzione del gas e gestione dei contatori. Stesso discorso vale per gli oneri di sistema, destinati a coprire costi affinché possano essere portate avanti attività di interesse generale per il sistema gas.
Nelle imposte rientra l'IVA, la quale si calcola sulla base dell'importo totale della bolletta, e le accise, calcolate a seconda dei tuoi consumi di gas. Non sempre, invece, sono presenti le spese legate alle altre partite, le quali potrebbero comprendere costi non presenti nelle voci di spesa poc'anzi indicate (ricalcoli, interessi di mora etc.).
Offerte gas: come scegliere tra prezzo fisso e prezzo variabile?
Se stai per attivare per la prima volta l’utenza del gas a casa tua o se ti stai informando rispetto alla possibilità di cambiare gestore del gas, sarai chiamato non soltanto a scegliere il tuo nuovo fornitore ma anche la tipologia di tariffa. Il mercato del gas, infatti, propone:
- Tariffe a prezzo fisso;
- Tariffe a prezzo variabile.
Le tariffe a prezzo fisso offrono la possibilità di usufruire di un prezzo della materia prima bloccato per un determinato periodo di tempo (solitamente un anno). Si tratta di un’ottima opportunità per tutti coloro che preferiscono la comodità e la certezza di un costo fisso della materia prima, in maniera tale da poter stimare più facilmente l’ammontare del budget da destinare alle utenze del gas.
Le tariffe a prezzo variabile si caratterizzano per offrire all’utente la possibilità di ottenere un prezzo della materia prima che segue l’andamento dei prezzi all’ingrosso. In buona sostanza, in tal caso si tratta di “scommettere” sul futuro andamento dei prezzi della materia prima. In caso di fluttuazioni al ribasso, potresti avere accesso ad un prezzo conveniente e, dunque, andare incontro a bollette meno salate. Qualora il prezzo dovesse salire, il costo in €/Smc aumenterà e, dunque, potresti ritrovarti con una bolletta più cara.
Quale tariffa conviene di più? Non esiste una risposta univoca a questa domanda. Certamente, il grado di propensione al rischio di ogni singolo utente può far pendere l’ago della bilancia per l’una o per l’altra scelta. In generale, è giusto sottolineare che un’offerta a prezzo fisso è proposta ad un prezzo più elevato rispetto alla stessa offerta basata su prezzo variabile. Questa strategia commerciale permette ai fornitori di gas di cautelarsi nel caso in cui il prezzo della materia prima dovesse aumentare oltremodo, arrivando a superare di gran lunga il prezzo a cui è stata venduta la materia prima sulla tariffa a prezzo fisso.
Un altro aspetto che caratterizza le offerte a prezzo variabile è la presenza di uno spread, cioè di un contributo al consumo che garantisce ai gestori stessi un margine di guadagno. Di conseguenza, scegliendo una tariffa a prezzo variabile, dovrai fare attenzione a porre a confronto sia i costi di commercializzazione e vendita proposti dalle compagnie, sia l’ammontare del contributo al consumo.
TTF e PSV: come funziona il mercato all’ingrosso del gas?
Nel paragrafo precedente abbiamo approfondito il discorso relativo alle offerte gas a prezzo variabile. È arrivato il momento di conoscere quali sono gli indici che regolano l’andamento del mercato all’ingrosso del gas. Stiamo parlando del TTF e del PSV.
Il TTF (Title Transfer Facility) è il principale hub di scambio del gas su scala europea. La sua sede si trova nei Paesi Bassi, esattamente ad Amsterdam. Il PSV (Punto di Scambio Virtuale) è la piattaforma sulla quale avviene l’incontro tra domanda ed offerta sul mercato italiano. Sebbene sia difficile che i valori del PSV e del TTF possano essere molto differenti l’un l’altro, conoscere l’andamento dell’indice scelto dal tuo fornitore per il calcolo del costo della materia prima ti permetterà di avere sotto controllo la situazione relativa alle bollette.
Ti consigliamo di consultare la seguente tabella, la quale ti offre una panoramica rispetto all'andamento dell'indice PSV dal 2021 al 2024. Potrai facilmente notare come i prezzi si siano caratterizzati per un forte disequilibrio, a causa di un mercato caratterizzato da grossa instabilità ed incertezza.
🗓️ MESE* | 💰 PREZZO |
---|---|
PSV luglio 2024 | 0,336 €/Smc |
PSV giugno 2024 | 0,354 €/Smc |
PSV maggio 2024 | 0,364 €/Smc |
PSV aprile 2024 | 0,479 €/Smc |
PSV marzo 2024 | 0,498 €/Smc |
PSV febbraio 2024 | 0,608 €/Smc |
PSV gennaio 2024 | 0,731 €/Smc |
PSV dicembre 2022 | 1,247 €/Smc |
PSV novembre 2022 | 0,975 €/Smc |
PSV ottobre 2022 | 0,835 €/Smc |
PSV settembre 2022 | 1,962 €/Smc |
PSV agosto 2022 | 2,498 €/Smc |
PSV luglio 2022 | 1,849 €/Smc |
PSV giugno 2022 | 1,098 €/Smc |
PSV maggio 2022 | 0,961 €/Smc |
PSV aprile 2022 | 1,072 €/Smc |
PSV marzo 2022 | 1,355 €/Smc |
PSV febbraio 2022 | 0,871 €/Smc |
PSV gennaio 2022 | 0,920 €/Smc |
PSV dicembre 2021 | 1,213 €/Smc |
PSV novembre 2021 | 0,861 €/Smc |
PSV ottobre 2021 | 0,914 €/Smc |
PSV settembre 2021 | 0,666 €/Smc |
PSV agosto 2021 | 0,452 €/Smc |
PSV luglio 2021 | 0,378 €/Smc |
PSV giugno 2021 | 0,300 €/Smc |
PSV maggio 2021 | 0,270 €/Smc |
PSV aprile 2021 | 0,229 €/Smc |
PSV marzo 2021 | 0,195 €/Smc |
PSV febbraio 2021 | 0,193 €/Smc |
PSV gennaio 2021 | 0,213 €/Smc |
Sebbene molti fornitori gas italiani basino le proprie offerte a prezzo variabile sul PSV, riteniamo possa ugualmente essere utile conoscere l'andamento del TTF negli ultimi anni, così da poter effettuare un confronto anche rispetto ai valori che negli stessi periodi ha assunto il PSV.
🗓️ MESE* | 💰 PREZZO |
---|---|
TTF luglio 2024 | 0,318 €/Smc |
TTF giugno 2024 | 0,342 €/Smc |
TTF maggio 2024 | 0,339 €/Smc |
TTF aprile 2024 | 0,459 €/Smc |
TTF marzo 2024 | 0,478 €/Smc |
TTF febbraio 2024 | 0,576 €/Smc |
TTF gennaio 2024 | 0,680 €/Smc |
TTF dicembre 2022 | 1,268 €/Smc |
TTF novembre 2022 | 0,975 €/Smc |
TTF ottobre 2022 | 1,146 €/Smc |
TTF settembre 2022 | 2,019 €/Smc |
TTF agosto 2022 | 2,379 €/Smc |
TTF luglio 2022 | 1,837 €/Smc |
TTF giugno 2022 | 1,112 €/Smc |
TTF maggio 2022 | 0,956 €/Smc |
TTF aprile 2022 | 0,993 €/Smc |
TTF marzo 2022 | 1,342 €/Smc |
TTF febbraio 2022 | 0,889 €/Smc |
TTF gennaio 2022 | 0,895 €/Smc |
TTF dicembre 2021 | 1,178 €/Smc |
TTF novembre 2021 | 0,874 €/Smc |
TTF ottobre 2021 | 0,936 €/Smc |
TTF settembre 2021 | 0,679 €/Smc |
TTF agosto 2021 | 0,472 €/Smc |
TTF luglio 2021 | 0,388 €/Smc |
TTF giugno 2021 | 0,312 €/Smc |
TTF maggio 2021 | 0,270 €/Smc |
TTF aprile 2021 | 0,219 €/Smc |
*Il valore più recente disponibile del TTF (o Dutch TTF Gas) è aggiornato al mese precedente rispetto a quello attuale (TTF agosto 2024).