Prescrizione Bollette Luce e Gas: quando puoi disfartene?

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bolletta prescrizione
Quando vanno in prescrizione le bollette di luce, gas, acqua e telefono? Ecco cosa sapere

A volte il trantran quotidiano e gli imprevisti riescono a distrarci da cose importanti, come il pagamento di una bolletta. Ma come comportarsi quando il fornitore ne richiede il pagamento dopo parecchio tempo? Quando vanno in prescrizione le bollette di luce e gas?

Non dobbiamo sorprenderci se un giorno dovessimo ritrovarci tra le mani una bolletta vecchia da pagare in quanto può capitare a tutti di dimenticarsene o di rimandare per far pronte ad altre spese e poi scordarsene.

Le ragioni per cui è possibile dimenticare il pagamento di una bolletta sono tantissime e tutte diverse: gli impegni quotidiani, un trasloco, la gestione di più utenze, la valutazione di nuove offerte. A tal proposito contattaci pure allo 02 829 580 9902 829 580 9902 829 580 9902 829 580 99 se vuoi trovare l'offerta luce e gas più adatta alle tue esigenze.

Il problema è che il fornitore può chiedere di pagare la bolletta mancante in qualunque momento, anche se si tratta di una bolletta piuttosto vecchia. In questo caso è importante tenere a mente quando vanno in prescrizione le bollette e quindi sapere come comportarsi.

Cosa vuol dire prescrizione?

La definizione di “prescrizione” nel linguaggio giuridico ci arriva direttamente dall'Art. 2934 del Codice Civile: “Quando il titolare non esercita per il tempo determinato dalla Legge un diritto, questo si estingue per prescrizione”.

Nel caso specifico delle bollette, quindi, se il fornitore o chi ne fa le veci non fa valere il diritto al pagamento dell'utility entro una finestra temporale determinata allora tale diritto decade. Praticamente l'utente non è tenuto a pagare la bolletta in questione.

Quando vanno in prescrizione le bollette di luce e gas?

La Legge prevede la prescrizione ordinaria entro un periodo di 10 anni, salvo che non rientrino casi specifici regolamentati diversamente. È proprio il caso delle bollette di luce e gas.

Le direttive dell'ARERA hanno permesso un'integrazione alla Legge di bilancio del 2020, chiarendo dopo quanto vanno in prescrizione le bollette: la finestra temporale massima è di 2 anni sia per la prescrizione delle bollette della luce che per la prescrizione della bollette del gas.

Bollette e quando vanno in prescrizione: le date da segnare Il termine di prescrizione delle bollette della luce è di 2 anni (esattamente come il termine di prescrizione delle bollette del gas), ma questo vale soltanto per le bollette emesse da marzo 2018 mentre tutte le fatture antecedenti mantengono il termine di 5 anni. Lo stesso discorso vale per le bollette del gas: il termine è di 2 anni per le bollette emesse dal 2 gennaio 2019 mentre resta di 5 anni per le bollette precedenti. Per esempio, a marzo 2023 cadranno in prescrizione le bollette del gas del 2018 e le bollette del gas del 2021 in base alla data.

Sostanzialmente l'utente non è costretto a pagare l'arretrato se la bolletta non pagata non viene “reclamata” dal fornitore o da una società di recupero crediti che fa le sue veci entro 2 anni.

Di fatto, la prescrizione è valida in tutti i casi in cui non ci sia stato un sollecito di pagamento mentre i 2 anni scattano il giorno immediatamente successivo alla data di scadenza, a meno che non sia un giorno festivo. In questo caso la scadenza viene spostata al primo giorno utile. Come interrompere la prescrizione bollette? Il termine di prescrizione si ferma se il cliente riceve un sollecito di pagamento da parte del fornitore, spostandolo in avanti di altri 2 anni.

La differenza tra prescrizione e decadenza Il tempo è il comune denominatore, ma la prescrizione e la decadenza non sono la stessa cosa: la prescrizione delle bollette avviene quando il fornitore o l'agenzia di recupero crediti non esercita il diritto entro un certo periodo mentre la decadenza fa perdere la possibilità di far valere il proprio diritto.

Prescrizione bollette dell'acqua: come funziona

La prescrizione è una causa di estinzione che vale anche per altre utility, come l'acqua: quando vanno in prescrizione le bollette dell'acqua? L'ARERA ha allineato i tempi di prescrizione delle bollette dell'acqua a quelli delle bollette di luce e gas con la delibera 547/2019/R/idr., ma soltanto per le bollette emesse dal 2 gennaio 2020: le fatture emesse da tale data sono cadute in prescrizione a marzo 2023. Seguendo il ragionamento, quindi, le bollette dell'acqua con pagamento nel 2023 cadranno in prescrizione nel 2025. Non vale lo stesso ragionamento per tutte le bollette dell'acqua emesse prima di quella data (1 gennaio 2020): il termine di prescrizione resta di 5 anni.

Come funziona la prescrizione per le bollette telefoniche? Il termine dei 2 anni non vale per le bollette telefoniche. In questo caso il limite massimo resta quello dei 5 anni, portando le bollette del 2018 in prescrizione nel 2023, le bollette del 2023 in prescrizione nel 2028 e così via.

Bollette di conguaglio e prescrizione

Le bollette di conguaglio colmano il divario tra la fatturazione elaborata su base previsionale (consumi previsti in base al tipo di utenza o allo storico) e i consumi effettivi.

Il meccanismo di prescrizione vale anche per le bollette di conguaglio: i conguagli con data dall'1 marzo 2018 in poi cadono in prescrizione dopo 2 anni anziché 5 anni. Il motivo? Evitare l'arrivo di bollette considerevoli a prescindere dalle offerte. A tal proposito è sempre consigliabile imparare come fare l'autolettura del contatore luce e gas. Se invece vuoi cambiare fornitore o vuoi controllare che ci sia un'offerta più compatibile con le tue necessità, puoi chiedere una consulenza allo 02 829 580 9902 829 580 9902 829 580 9902 829 580 99.

Nel caso in cui la bolletta di conguaglio dovesse essere arrivata tardi al cliente per responsabilità del fornitore o del distributore (es. marzo 2023), purtroppo, il cliente deve pagare (ma soltanto gli ultimi 2 anni di consumi).

Può essere contestata la prescrizione di una bolletta?

L'arrivo del sollecito di pagamento di una bolletta vecchia non va ignorata perché convinti valga la prescrizione. È necessario sempre effettuare un controllo su data di emissione e dettagli su dopo quanti anni vanno in prescrizione le bollette.

Se la richiesta di pagamento è arrivata dopo 2 anni allora la prescrizione della bolletta è valida e quindi il sollecito è illegittimo. Tuttavia occorre comunque contestare la prescrizione personalmente o mediante un legale il prima possibile.

Come contestare una bolletta prescritta? È necessario inviare una raccomandata, un fax o una mail tramite indirizzo PEC indicando tutti i dati: informazioni intestatario (nome e cognome), identificativo dell'utenza (POD per la luce e PDR per il gas), copia della carta d'identità dell'intestatario, sollecito ricevuto oltre il limite massimo di 2 anni ed eventuale ricevuta di pagamento se si tratta di una bolletta pagata.

Al contrario, se il sollecito arriva entro i 2 anni, il cliente dovrà procedere con il pagamento dell'importo immediatamente ed eventualmente chiedere di rateizzare l'adempimento.

Non c'è rimborso per la bolletta pagata e caduta in prescrizione I termini di prescrizione permettono di esercitare il diritto di non corrispondere l'importo della bolletta oltre il tempo stabilito dalla Legge. Tuttavia se la bolletta caduta in prescrizione è stata pagata allora non si può ottenere alcun rimborso.

Quanto bisogna conservare le bollette?

La locuzione latina “scripta manent” vale anche in questo caso: quanto bisogna conservare la ricevuta di pagamento della bolletta? La ricevuta di pagamento serve a dimostrare di aver pagato la bolletta oggetto del sollecito di pagamento inviato dal fornitore prima dei termini di prescrizione. Altrimenti si rischia di doverla pagare di nuovo.

È necessario conservare le ricevute delle bollette per il tempo massimo della validità di richiesta di pagamento stabilito dalla Legge. Dopo tale periodo non è necessario continuare a tenerle. Ovviamente la modalità di conservazione cambia a seconda della modalità di pagamento: ricevute o bollettini cartacei per chi paga tramite punti fisici o file per coloro che pagano online.

Guide utili per la Gestione delle Utenze