Aumenti Bollette: Cause e Come Difendersi

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prezzo energia in aumento
Come difendersi dal caro bollette?

Il tema dell'aumento delle bollette è sempre all'ordine del giorno. Negli ultimi anni, cittadini ed imprese hanno dovuto fare i conti con i consistenti rincari dei costi dell'energia. Sebbene sia difficile fare previsioni a lungo termine, non è da escludere un nuovo rialzo. Scopriamo insieme quali sono le cause di questi aumenti e cosa si può fare per difendersi da una problematica molto seria.

Quali sono le cause dell'aumento delle bollette?

Se guardiamo a ciò che accaduto soprattutto negli ultimi anni dal punto di vista geopolitico, potremmo facilmente individuare alcune delle cause degli aumenti in bolletta. Il conflitto tra Russia ed Ucraina, scoppiato nel febbraio del 2022, è da molti additato come una delle principali ragioni delle forti oscillazioni del mercato energetico.

Quali misure sono state adottate per ridurre la dipendenza energetica dalla Russia? Molti consumatori si chiedono perché una guerra tra due paesi dell'Est Europa generi ripercussioni così grandi anche per le nazioni non direttamente coinvolte. In realtà, il primo elemento da considerare è il primato della Russia, a livello mondiale, nella detenzione di riserve di gas. L'Occidente ha pensato di reagire a questa situazione valutando la possibilità di ridurre o addirittura eliminare la dipendenza energetica dalla Russia. In questo modo, infatti, l'Europa e gli Stati Uniti eviterebbero di contribuire finanziariamente, anche se in modo indiretto, all'operazione militare russa. Il punto è che non tutti i Paesi occidentali hanno risposto in modo univoco. In più, c'è da considerare la minore o maggiore dipendenza energetica delle varie nazioni dal gas russo. Da questo punto di vista, l'Italia è tra i Paesi messi peggio. Non a caso, il Governo nazionale ha raggiunto un accordo con l'Algeria. Il paese africano si candida, infatti, a diventare la principale fonte di approvvigionamento del gas del Belpaese.

Si tratta, però, di un processo che richiede tempo. Nel frattempo, bisogna fare i conti con un'instabilità che si traduce in enormi difficoltà quotidiane sia per i cittadini che per le imprese. Il rischio è la chiusura di tantissime attività imprenditoriali, con l'inevitabile perdita di migliaia di posti di lavoro.

La guerra tra Russia ed Ucraina, però, è soltanto una delle cause degli aumenti delle bollette. Vanno necessariamente considerati altri fattori, anche perché i primi rincari rilevanti si sono verificati ad ottobre del 2021, dunque prima che scoppiasse il conflitto russo ucraino. Uno di questi è la più semplice delle leggi di mercato, vale a dire la cosiddetta domanda energetica. Se la domanda di energia aumenta significativamente, ad esempio durante periodi di clima estremo o picchi stagionali, l'incremento di produzione potrebbe portare ad un aumento dei costi e, dunque, a bollette più care.

Inflazione e aumento bollette: cosa c'è da sapere? Nelle fasi di inflazione potrebbero aumentare i costi delle materie prime utilizzate per la produzione di energia. Di conseguenza, le compagnie potrebbero ritrovarsi ad acquistare energia ad un prezzo più elevato che andrebbe, inevitabilmente, riversato sul consumatore finale. L'inflazione, però, può influire anche sui costi di trasporto e gestione dell'energia. Ad esempio, l'aumento dei prezzi dei carburanti può comportare costi più elevati per il trasporto dell'energia attraverso le reti di distribuzione.

Per scoprire le altre cause del caro bollette, però, è necessario innanzitutto conoscere quali sono le spese che compongono le nostre bollette.

Quali sono le voci di spesa delle bollette?

Le bollette della luce e del gas sono composte dalle seguenti voci di spesa:

  • Spese per la materia prima (gas e/o luce);
  • Spese per il trasporto e la gestione del contatore;
  • Oneri di sistema;
  • Imposte.

Spese per la materia prima

La spesa per la materia prima rappresenta il costo dell'energia elettrica o del gas naturale che viene consumata. Questo costo dipende dalle condizioni di mercato e può variare a causa dei cambiamenti nella domanda e nell'offerta, dei prezzi delle materie prime e degli accordi commerciali. Solitamente, la spesa per la materia prima costituisce la parte più significativa della bolletta energetica.

Spese per il trasporto e la gestione del contatore

La spesa per il trasporto e la gestione del contatore comprende i costi associati al trasferimento dell'energia elettrica o del gas dalla rete di distribuzione alle abitazioni o alle aziende. Questi costi coprono l'infrastruttura necessaria per il trasporto, la manutenzione delle reti di distribuzione e la lettura del contatore. Le spese per il trasporto e la gestione del contatore sono stabilite da ARERA e prevedono una tariffa unica per le utenze luce e costi variabili su base regionale per le utenze gas.

Le spese di trasporto e gestione del contatore servono a coprire i costi sostenuti dalle aziende locali di distribuzione. Il costo che andrai a pagare in bolletta, dunque, non dipenderà dal tuo fornitore e non finirà nelle tasche della tua compagnia bensì in quelle del distributore.

Oneri di sistema e imposte

Gli oneri di sistema comprendono una serie di costi aggiuntivi legati alla gestione e al funzionamento del sistema energetico. Questi costi sono principalmente sostenuti per garantire la sicurezza e l'affidabilità della fornitura di energia elettrica o gas. Gli oneri di sistema possono includere, ad esempio, i costi per l'equilibrio tra produzione e consumo, le tariffe per l'utilizzo delle reti di trasmissione e distribuzione, i servizi di dispacciamento e la promozione delle fonti di energia rinnovabile. Per il primo trimestre del 2023, allo scopo di contrastare il caro bollette, ARERA ha azzerato gli oneri di sistema.

Sulle bollette energetiche sono applicate anche le imposte, come l'IVA (Imposta sul Valore Aggiunto) e le accise. L'IVA è un'imposta generale sul consumo che viene applicata al costo totale dell'energia elettrica o del gas. Le accise, invece, sono imposte specifiche sui prodotti energetici che variano in base al tipo di energia e alla sua destinazione (ad esempio, l'uso domestico o industriale).

Quali sono le misure attuate dal Governo in materia di IVA sulle bollette?Per quanto concerne le forniture di energia elettrica, l'IVA è al 10% per le utenze domestiche ed al 22% per le utenze Business. Sul fronte delle forniture di gas, la legge di bilancio varata a fine 2022 dal Governo Meloni ha stabilito un'aliquota IVA ridotta al 5% sulle bollette del gas per i primi tre mesi del 2023, in deroga all’aliquota del 10 o del 22 per cento.

Come funziona il mercato energetico?

La determinazione del prezzo del gas e dell'energia elettrica dipende da diversi elementi, non tutti direttamente controllabili dall'Italia. Infatti, bisogna sapere che il prezzo del gas si forma presso la borsa di Amsterdam, città che rappresenta il principale centro di scambi di gas a livello europeo.

Quando si parla di borsa di Amsterdam ci riferiamo, in particolare, al TTF, acronimo di Title Transfer Facility. Si tratta di un mercato virtuale, una sorta di hub dove avviene lo scambio del gas naturale. In Italia, la maggior parte dei fornitori di gas acquista la materia prima all'ingrosso sulla base del PSV (Punto di Scambio Virtuale). Chiaramente, ciò che avviene sulla borsa europea finisce inevitabilmente per condizionare anche il mercato nazionale. Di conseguenza, in genere i valori del TTF e del PSV, seppur mai identici, non si discostano molto l'uno dall'altro.

Il prezzo gas Spot di PSV e TTF in €/Smc nel 2022 e nei primi mesi del 2023
Mese PSV
medio mensile
TTF
medio mensile
Marzo 2023 0,498 €/Smc 0,478 €/Smc
Febbraio 2023 0,608 €/Smc 0,576 €/Smc
Gennaio 2023 0,735 €/Smc 0,724 €/Smc
dicembre 2022 1,247 €/Smc 1,268 €/Smc
novembre 2022 0,975 €/Smc 0,975 €/Smc
ottobre 2022 0,835 €/Smc 0,850 €/Smc
settembre 2022 1,963 €/Smc 2,019 €/Smc
agosto 2022 2,498 €/Smc 2,379 €/Smc
luglio 2022 1,849 €/Smc 1,835 €/Smc
giugno 2022 1,098 €/Smc 1,112 €/Smc
maggio 2022 0,961 €/Smc 0,956 €/Smc
aprile 2022 1,072 €/Smc 0,993 €/Smc
marzo 2022 1,355 €/Smc 1,342 €/Smc
febbraio 2022 0,871 €/Smc 0,889 €/Smc
gennaio 2022 0,920 €/Smc 0,895 €/Smc

In maniera abbastanza simile funziona anche il mercato dell'energia elettrica. I fornitori luce attivi in Italia acquistano l'energia elettrica in base all'andamento del PUN (Prezzo Unico Nazionale) che viene a determinarsi, ogni ora ed ogni giorno, presso la Borsa Elettrica italiana.

Il prezzo medio del PUN in €/kWh negli ultimi anni: 2023, 2022 e 2021
Mese Costo Medio mensile
PUN maggio 2023
Aggiornato al 11/05
0,118
PUN aprile 2023 0,134 €/kWh
PUN marzo 2023 0,136 €/kWh
PUN febbraio 2023 0,161 €/kWh
PUN gennaio 2023 0,174 €/kWh
PUN dicembre 2022 0,294 €/kWh
PUN novembre 2022 0,224 €/kWh
PUN ottobre 2022 0,211 €/kWh
PUN settembre 2022 0,429 €/kWh
PUN agosto 2022 0,543 €/kWh
PUN luglio 2022 0,444 €/kWh
PUN giugno 2022 0,271 €/kWh
PUN maggio 2022 0,230 €/kWh
PUN aprile 2022 0,246 €/kWh
PUN marzo 2022 0,308 €/kWh
PUN febbraio 2022 0,211 €/kWh
PUN gennaio 2022 0,224 €/kWh
PUN dicembre 2021 0,281 €/kWh
PUN novembre 2021 0,225 €/kWh
PUN ottobre 2021 0,217 €/kWh
PUN settembre 2021 0,158 €/kWh
PUN agosto 2021 0,112 €/kWh
PUN luglio 2021 0,102 €/kWh
PUN giugno 2021 0,084 €/kWh
PUN maggio 2021 0,069 €/kWh
PUN aprile 2021 0,069 €/kWh

Il prezzo del mercato si basa sul principio dell'utilità marginale, un meccanismo utilizzato dalla maggior parte delle borse europee per fissare quotidianamente il costo dell'energia. Il prezzo è il risultato dell'incrocia tra la domanda stimata e le offerte dei produttori. Una volta stabilita la domanda stimata, i produttori sono tenuti ad indicare il quantitativo di elettricità che sono in grado di fornire e il prezzo di vendita. Tale meccanismo si è imposto allo scopo di favorire la liberalizzazione del mercato energetico.

Quale collegamento c'è tra mercato della luce e mercato del gas? In molti paesi, tra cui l'Italia, la produzione di energia elettrica avviene principalmente tramite l'utilizzo del gas naturale. Di conseguenza, se aumenta il gas lo stesso accade anche all'energia elettrica. Non a caso, tra le proposte avanzate anche dal nostro paese per tentare di porre un freno agli aumenti incontrollati del mercato energetico c'è quella di disaccoppiare il prezzo dell'energia da quello del gas. Non solo. Un'altra proposta, recentemente approvata, è quella che prende il nome di price cup. Prevede di fissare un tetto massimo al prezzo del gas, stabilito in 180 euro al megawattora.

Mercato libero o mercato tutelato: quale scegliere?

Salvo ulteriori proroghe, a gennaio 2024 terminerà il mercato tutelato e ci sarà spazio soltanto per il mercato libero. Molti utenti hanno già effettuato il passaggio ad un fornitore del mercato libero mentre altri non hanno ancora provveduto, magari per il timore dei rincari energetici o perché non informati circa l'imminente fine del mercato tutelato.

Riteniamo, dunque, doveroso dedicare un breve approfondimento alle differenze che riguardano tali tipologie di mercati. Nel mercato tutelato, le tariffe seguono i prezzi determinati dall'Autorità di Regolazione per l'Energia le Reti e l'Ambiente (ARERA). Nel mercato libero, invece, le compagnie possono liberamente stabilire la tipologia di tariffa tra offerte a prezzo fisso e offerte a prezzo variabile.

Qual è l'attuale trend dei fornitori luce e gas del mercato libero? La maggior parte delle compagnie del mercato libero di recente si è orientata su tariffe a prezzo variabile. La ragione sta nella difficoltà di prevedere sia nel breve che nel medio lungo periodo l'andamento dei prezzi del mercato energetico. Una tariffa a prezzo fisso rischierebbe di erodere i margini di guadagno delle compagnie stesse, qualora i prezzi all'ingrosso dovessero andare incontro a forti oscillazioni verso l'alto. Se hai difficoltà nella scelta della migliore soluzione, chiama lo 02 829 580 9902 829 580 9902 829 580 9902 829 580 99 per parlare con un esperto Punti Energia.

Suggerimenti per difendersi dall'aumento delle bollette

L'aumento delle bollette energetiche può rappresentare un problema per molti consumatori ma ci sono diverse misure che è possibile adottare per difendersi da questa impennata dei costi. Ecco alcuni utili suggerimenti e strategie per gestire al meglio le tue bollette, ridurre i consumi energetici e risparmiare denaro.

Analizzare e confrontare le offerte luce e gas

Una delle prime azioni da intraprendere è l'analisi e il confronto delle tariffe energetiche offerte dai diversi fornitori presenti sul mercato. È importante valutare attentamente le opzioni disponibili e confrontare i prezzi, le condizioni contrattuali e le politiche tariffarie proposte.

Ciò ti permetterà di un quadro chiaro delle tariffe e dei piani tariffari più convenienti per le tue esigenze. Il confronto delle tariffe può aiutarti ad individuare offerte più vantaggiose, sia in termini di prezzo che di servizio, contribuendo a ridurre le spese energetiche complessive.

Valutare attentamente le varie tariffe

Conoscere il costo al kWh dell'energia o quello al metro cubo del gas è certamente un aspetto importante nella valutazione dell'offerta di un fornitore. È necessario, però, considerare anche altri fattori, come ad esempio la tipologia di tariffa. Le compagnie luce e gas potrebbero proporre sia tariffe a prezzo fisso che a prezzo variabile.

Le offerte a prezzo fisso garantiscono un costo della materia prima bloccato per un determinato periodo di tempo (solitamente per 12 o al massimo 24 mesi). In questo modo, sei protetto dagli eventuali rialzi del mercato energetico. Di contro, in caso di calo del prezzo all'ingrosso dell'energia, rischieresti di ritrovarti con una tariffa meno conveniente.

Come funzionano le offerte a prezzo variabile? Le offerte a prezzo variabile seguono, invece, l'andamento del mercato energetico. Con una tariffa di questo tipo pagheresti l'energia a prezzo d'ingrosso, con l'aggiunta di un contributo extra stabilito dal fornitore e che si identifica con il margine di guadagno della compagnia stessa.

Inoltre, per quanto concerne l'energia elettrica, dovrai valutare la possibilità di optare per una tariffa a fasce orarie. Quest'ultima, infatti, ti offre la possibilità di risparmiare sul costo della materia prima in caso di consumi concentrati principalmente nei weekend, nei giorni festivi e nelle ore serali e notturne. Si contrappone alla tariffa monoraria, la quale prevede lo stesso costo dell'energia per tutto l'arco della giornata e per tutti i giorni della settimana.

Ridurre gli sprechi

Un altro metodo efficace per contrastare l'aumento delle bollette energetiche è focalizzarsi sull'efficienza energetica e sulla riduzione dei consumi. Ci sono diverse azioni che si possono intraprendere per ottimizzare l'uso dell'energia e ridurre gli sprechi, come ad esempio:

  • Isolamento termico: assicurati che la tua casa sia ben isolata, in maniera tale da ridurre le perdite di calore in inverno e mantenere una temperatura confortevole, evitando un eccessivo ricorso ai sistemi di riscaldamento. Ti consigliamo, inoltre, di verificare che porte, finestre e pareti siano ben sigillate e di isolare adeguatamente soffitti e pavimenti. Ciò può contribuire non poco a ridurre la quantità di energia necessaria per riscaldare o raffreddare l'ambiente;
  • Efficienza degli elettrodomestici: scegliere elettrodomestici con un alto livello di efficienza energetica può fare la differenza nel consumo di energia della casa. Cerca di optare per elettrodomestici con etichetta energetica di classe elevata. Ricorda che le etichette vanno dalla A (classe energetica migliore) alla G (classe energetica più bassa);
  • Illuminazione a LED: sostituire le lampadine tradizionali con lampadine a LED può portare notevoli risparmi energetici. Le lampadine a LED consumano meno energia, durano più a lungo e offrono una luce di buona qualità;
  • Standby e spegnimento: evita di lasciare gli elettrodomestici e i dispositivi elettronici in modalità standby, se non utilizzati. Anche in modalità standby, infatti, molti apparecchi continuano a consumare energia;
  • Acqua calda: Ridurre la durata delle docce e utilizzare lavatrici e lavastoviglie a pieno carico sono solo alcune pratiche che puoi mettere in atto per ridurre il consumo di energia necessario per riscaldare l'acqua.

Guide utili per la Gestione delle Utenze