Consumo Condizionatore: come calcolarlo e come risparmiare
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Durante l'estate, il condizionatore diventa un alleato indispensabile per mantenere fresche le nostre case. Il suo prolungato utilizzo, però, può portare a un aumento del consumo energetico e quindi delle bollette. In questo articolo, vedremo come calcolare il consumo del condizionatore e come adottare alcune semplici abitudini per ridurre il consumo energetico.
Calcolo del consumo del condizionatore
Il consumo del condizionatore dipende da diversi fattori, tra cui la potenza dell'unità, il tempo di utilizzo e le caratteristiche dell'ambiente circostante. In generale, il consumo di energia del condizionatore viene misurato in kilowattora (kWh) e il costo dell'energia viene calcolato in base al prezzo del kWh stabilito dal fornitore di energia.
Per calcolare il consumo del condizionatore, è necessario conoscere la potenza dell'unità e il tempo di utilizzo. La potenza dell'unità è solitamente indicata sulla scatola del prodotto o all'interno del manuale. Il tempo di utilizzo dipende dalle preferenze personali e dalle condizioni ambientali. Ad esempio, in una giornata molto calda, il condizionatore potrebbe essere acceso per molte ore, mentre in una giornata più fresca potrebbe essere necessario solo per alcune ore.
Per calcolare quanto consuma sotto il profilo energetico il tuo condizionatore, potresti ricorrere alla seguente formula, generalmente valida per tutti gli elettrodomestici:
Consumo = Potenza (W) x Tempo (h).
Quanto consuma un condizionatore di 12000 BTU in confronto ad uno di 9000 BTU?
BTU è l'acronimo di British Thermal Unit e corrisponde alla quantità di energia necessaria per riscaldare 1 kg d'acqua di un grado Fahrenheit a pressione atmosferica standard. Nel settore dell'aria condizionata, i BTU vengono utilizzati per indicare la potenza del condizionatore, ovvero la quantità di calore che l'unità può rimuovere dall'aria in un'ora. In generale, maggiore è la potenza espressa in BTU, maggiore è la capacità del condizionatore di raffreddare un'area.
Se consideriamo due condizionatori, uno da 12.000 BTU e uno da 9.000 BTU, e li utilizziamo entrambi per lo stesso periodo di tempo e nelle stesse condizioni ambientali, il condizionatore da 12.000 BTU consumerà più energia del condizionatore da 9.000 BTU ma avrà una capacità di raffrescamento superiore.
A quanto equivale 1 BTU? 1 BTU corrisponde a 0.293071 watt/h. Acquistando un condizionatore da 9.000 BTU, il consumo in wattora è pari a 2637,64 Wh mentre quello in kWh è pari a 2,637 kilowattora. Se, invece, dovessi optare per un condizionatore da 12000 BTU, dovresti fare i conti con un consumo in wattora di 3516,85 ed uno in kilowattora di 3,516.
Consumo condizionatore (in €) in 1 ora e in 1 giorno
Per capire concretamente quale potrebbe essere l'impatto in bolletta derivante dall'utilizzo del condizionatore, è necessario conoscere il prezzo medio di 1 kWh di energia. Per avere un'idea concreta del prezzo, potresti dare un'occhiata ai valori del PUN, vale a dire del Prezzo Unico Nazionale, l'indice di riferimento del mercato all'ingrosso dell'energia elettrica, utilizzato dai fornitori per le tariffe della luce a prezzo variabile.
Ipotizziamo che il costo medio di un kWh di energia sia pari a 0,118 €/kWh e che tu disponga di un condizionatore di 2000 Watt. Tenendo acceso il condizionatore solamente per 1 ora al giorno, questo dispositivo ti verrebbe a costare 0,0236 € al giorno. In caso di accensione per 6 ore, il costo sarebbe intorno a 0,14 €. Puoi, dunque, facilmente dedurre che se tenessi il consumatore acceso 24 ore al giorno, potresti spendere giornalmente qualcosa come 0,56 €. Su 30 giorni, in base a questi valori, il condizionatore ti verrebbe a costare 16,80. Considerando che, in genere, le bollette della luce arrivano con frequenza bimensile, due mesi di utilizzo h24 del condizionatore comporterebbero un costo di 33,60 €.
Quali sono le variabili da considerare? Chiaramente, oltre alle caratteristiche tecniche del condizionatore (potenza, classe energetica, presenza della tecnologia inverter etc.) la variabile fondamentale per conoscere più o meno quanto impatta questo dispositivo sulle bollette è il costo al kWh dell'energia. Abbiamo visto che si tratta di un valore variabile. Ipotizzando che gran parte delle persone impieghi il condizionatore principalmente nella stagione estiva, dovrai dunque guardare al costo dell'energia nei mesi da giugno a settembre. Se, invece, disponi di una tariffa a prezzo fisso, il calcolo è molto più facile in quanto il costo dell'energia è costante e, dunque, non legato alle oscillazioni dei mercati energetici.
Come funziona un condizionatore Inverter?
Un condizionatore inverter è un tipo di sistema di condizionamento dell'aria che utilizza una tecnologia avanzata per regolare la potenza del compressore e controllare la temperatura dell'ambiente. In pratica, quando il condizionatore inverter viene acceso, il compressore inizia a funzionare ad una potenza ridotta e aumenta gradualmente la potenza in base alle esigenze dell'ambiente. In questo modo, il dispositivo riesce a mantenere la temperatura desiderata in modo più preciso, efficiente e silenzioso rispetto ai condizionatori tradizionali.
Qual è la differenza rispetto ai condizionatori tradizionali? Quest'ultimi prevedono l'accensione e lo spegnimento del compressore per il raggiungimento della temperatura desiderata. I condizionatori inverter, invece, sono in grado di variare la velocità del compressore in modo continuo, in base alla temperatura interna ed esterna dell'ambiente. Ciò consente di mantenere una temperatura più stabile e di evitare i picchi di energia necessari per il funzionamento del compressore a piena potenza. Non solo. I condizionatori inverter sono in grado di ridurre il consumo energetico del compressore, con tutti i benefici che ne derivano in termini di risparmio in bolletta. Infatti, poiché il compressore funziona a potenza ridotta per la maggior parte del tempo, il condizionatore inverter consuma meno energia rispetto ai tradizionali condizionatori on/off.
Consumo condizionare in modalità deumidificatore e ventilatore
Il consumo di un condizionatore in modalità deumidificatore o ventilatore dipende dalle specifiche del modello del dispositivo. In generale, però, possiamo senza dubbio parlare di consumi significativamente inferiori rispetto alla modalità raffreddamento.
In modalità deumidificatore, infatti, il condizionatore rimuove l'umidità dall'aria senza raffreddarla e quindi è richiesto un dispendio minore. In modalità ventilatore, il consumo energetico è inferiore sia rispetto alla modalità raffreddamento che a quella deumidificatore. In tal caso, infatti, il condizionatore utilizza solo il motore della ventola per far circolare l'aria nell'ambiente. Chiaramente, la modalità ventilatore non raffredda l'aria ma ne agevola la circolazione. Essa, dunque, non è efficace per abbassare la temperatura dell'ambiente.
In quali casi le modalità deumidificatore e ventilatore sono convenienti? In generale, se l'obiettivo è solo quello di ridurre l'umidità nell'aria o farla circolare senza raffreddarla, le modalità deumidificatore o ventilatore possono essere una scelta più efficiente rispetto alla modalità di raffreddamento, sia dal punto di vista energetico che per quanto concerne i consumi.
Consumo condizionatore aria calda e aria fredda: le differenze
Fino ad ora abbiamo parlato principalmente del consumo del condizionatore in modalità aria fredda, in quanto è questo l'utilizzo che ne fa la stragrande maggioranza delle persone. Eppure, i condizionatori possono essere adoperati anche nella modalità opposta, ossia per favorire il riscaldamento degli ambienti. Ci riferiamo, in quest'ultimo caso, ai cosiddetti condizionatori a pompa di calore.
Cos'è un condizionatore a pompa di calore?Un condizionatore a pompa di calore è un tipo di condizionatore d'aria che può essere utilizzato sia per riscaldare che per raffreddare gli ambienti. A differenza dei normali condizionatori che utilizzano un circuito di raffreddamento per rimuovere il calore dall'ambiente interno e rilasciarlo all'esterno, il condizionatore a pompa di calore può invertire il flusso di calore, raccogliendo il calore dall'aria esterna e rilasciandolo all'interno della stanza, riscaldandola.
Il funzionamento di questi dispositivi si basa sul principio del trasferimento di calore tra due fluidi a differente temperatura. Quando si utilizza un condizionatore a pompa di calore in modalità di riscaldamento, la pompa di calore raccoglie il calore dall'aria esterna, anche a temperature molto basse, e lo trasferisce all'interno dell'edificio. Questo processo richiede meno energia rispetto a un circuito di riscaldamento elettrico, perché la maggior parte dell'energia viene prelevata dall'aria esterna. Inoltre, il condizionatore a pompa di calore può funzionare anche come condizionatore tradizionale, raffreddando l'aria nell'ambiente interno tramite il circuito di raffreddamento.
Il vantaggio principale di un condizionatore a pompa di calore è la sua efficienza energetica. Poiché utilizza l'energia termica presente nell'aria esterna per riscaldare gli ambienti interni, i costi energetici rispetto ad altri sistemi di riscaldamento possono essere sensibilmente minori. Per giunta, tali condizionatori sono anche meno inquinanti, in quanto producono meno CO2 rispetto ai sistemi di riscaldamento tradizionali. Di contro, c'è da fare i conti con costi di installazione e di gestione più elevati.
Come scegliere un condizionatore? I fattori da considerare
Scegliere il condizionatore adatto alle tue esigenze può apparire un compito difficile ma con la giusta attenzione ed informazioni puoi riuscire a trovare il modello perfetto per te. Ecco alcuni fattori da considerare nella scelta di un condizionatore:
- Metratura della stanza: per una stanza di dimensioni standard (circa 20-25 mq), un condizionatore con una potenza di 9000 BTU/h potrebbe essere sufficiente, mentre per stanze più grandi dovresti optare per un modello con una potenza superiore;
- Condizioni climatiche: è importante considerare le condizioni climatiche della zona in cui vivi. Se la temperatura esterna è molto elevata potrebbe essere necessario ricorrere ad un condizionatore più potente;
- Efficienza energetica: i condizionatori sono classificati in base alla loro efficienza energetica. Essi vanno dalla classe A (più efficiente) alla classe G (meno efficiente). Un condizionatore con un'alta efficienza energetica può aiutare a ridurre i costi energetici e l'impatto ambientale.
- Caratteristiche tecniche: è importante considerare le caratteristiche tecniche del condizionatore, come il livello di rumorosità, la velocità della ventola, la presenza di filtri anti-polvere e anti-allergeni, la presenza di funzioni come il timer o la modalità silenziosa;
- Tipologia di condizionatore: esistono diversi tipi di condizionatori, come quelli fissi, portatili, a parete o a soffitto. È fondamentale scegliere il tipo di condizionatore più adatto alle tue esigenze e alle caratteristiche della casa o dell'ambiente da raffreddare.
- Costo: Tieni sempre in grande considerazione il rapporto qualità-prezzo e cerca di orientarti su un modello che sia in grado di garantire un buon livello di comfort e che non ti faccia spendere troppo.
Come utilizzare il condizionatore in modo corretto e risparmiare in bolletta?
Utilizzare il condizionatore in modo responsabile è importante non solo per risparmiare in bolletta ma anche per ridurre l'impatto ambientale e migliorare il comfort in casa. Ecco alcuni consigli per utilizzare il condizionatore in modo efficiente:
- Regolare la temperatura correttamente: impostare la temperatura al massimo non raffredda l'ambiente più velocemente ma fa aumentare il consumo di energia. È consigliabile impostare la temperatura tra i 24 e i 26 gradi durante il giorno e tra i 20 e i 22 gradi durante la notte;
- Utilizzare la funzione timer: la maggior parte dei condizionatori dispone di una funzione timer che consente di accendere o spegnere l'unità in un determinato momento. Tale funzione consente di evitare di lasciare il condizionatore acceso per tutta la notte o quando non si è in casa;
- Chiudere le finestre: quando si utilizza il condizionatore, è importante tenere le finestre e le porte chiuse per evitare che l'aria fresca si disperda all'esterno;
- Pulire regolarmente i filtri: nel corso del tempo, nei filtri del condizionatore si accumulano polvere e sporcizia che possono ostacolare la circolazione dell'aria e ridurre l'efficienza del dispositivo. È importante pulire i filtri regolarmente per garantire un funzionamento efficiente e ridurre i costi energetici;
- Utilizzare le modalità di deumidificazione o ventilazione: se l'aria è solo umida o non troppo calda, potresti utilizzare la modalità di deumidificazione o ventilazione anziché quella di raffreddamento. In questo modo si riduce il consumo di energia, migliorando al contempo il comfort nell'ambiente.
Alcune curiosità sul condizionatore
Da sempre, i condizionatori dividono la nostra società. C'è chi li ama follemente e li considera fondamentali, soprattutto nel periodo estivo. Non mancano, però, correnti di pensiero diametralmente opposte. Secondo alcuni, infatti, questo accessorio non è affatto benefico, anzi è addirittura pericoloso per la nostra salute.
Quando nasce il bisogno di disporre di dispositivi che aiutino a mantenere freschi gli ambienti? In realtà, potremmo far risalire questa esigenza alla seconda rivoluzione industriale. Intorno alla fine dell'800, infatti, gli operai sono costretti a fare i conti con le temperature proibitive dei locali delle fabbriche. È in quel momento che si comincia a pensare a qualcosa che possa rendere più vivibili gli stabilimenti produttivi.
Chi ha inventato l'aria condizionata? L'invenzione dell'aria condizionata si deve ad una scoperta di Willis Haviland Carrier. L'ingegnere di Angola fu invitato a New York per tentare di risolvere una problematica legata ad un'importante tipografia che, a causa dell'umidità, si ritrovava a subire ingenti perdite economiche. Il caldo, infatti, tendeva ad ingrossare le pagine e a sbiadire l'inchiostro, finendo spesso per rovinare le stampe. Osservando in stazione la nebbia generata da una locomotiva a vapore, Carrier intuì che avrebbe potuto asciugare l'aria facendola transitare tramite l'acqua, generando una nebbia e, di fatto, creando aria con all'interno un determinato quantitativo di umidità. In circa un anno l'invenzione di Carrier per il controllo dell'umidità si concretizzò in una sorta di deumidificatore che riuscì ad evitare il fallimento dell'azienda tipografica. Successivamente, Carrier si specializzò sempre di più in questo settore, mettendo in piedi un'azienda esperta in sistemi di raffreddamento industriali.
La massiccia diffusione dei climatizzatori, però, è legata anche al comparto cinematografico. Il cinema, infatti, negli anni '30 e 40' del Novecento conobbe una straordinaria diffusione, soprattutto negli Stati Uniti. All'interno delle sale cinematografiche, specie quando l'affluenza era alta, l'aria diventava spesso maleodorante, quasi irrespirabile. Per far sì che questo problema potesse essere risolto, i cinema contribuirono enormemente al potenziamento della tecnologia in materia di aria condizionata.
Solo dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, però, piccoli ed efficienti condizionatori cominciano a diffondersi all'interno delle case dei cittadini statunitensi. Non è un caso che ancora oggi gli States rappresentino il primo paese al mondo per utilizzo dell'aria condizionata. Come anticipato poc'anzi, non tutti sono favorevoli al ricorso così elevato ai condizionatori. Molti, infatti, li ritengono una concausa del surriscaldamento delle città americane.
Quali sono i pro ed i contro dei condizionatori? Il rinfrescamento degli ambienti interni comporta il consumo di energia e, dunque, la generazione di calore che viene rilasciato nell'ambiente. A sua volta, l'ambiente si riscalda e, dunque, rende ancora più urgente il ricorso al condizionatore, generando un vero e proprio circolo vizioso. Non si può, però, negare l'impatto importante che l'aria condizionata ha avuto sullo sviluppo della società moderna. Molte attività produttive, anche nel settore tecnologico, difficilmente potrebbero sopravvivere in assenza di dispositivi in grado di tenere sotto controllo la temperatura e l'umidità.