Usare l’illuminazione led per la coltivazione della cannabis light: suggerimenti e consigli

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Fra le comunità cannabiche sta aumentando sempre di più l’interesse nei confronti degli impianti di illuminazione a led: per cercare di capirne il motivo, abbiamo intervistato gli specialisti di grow-shop-italia.com.

Quali sono le caratteristiche delle luci led per la coltivazione delle cannabis?

Esse, soprattutto grazie al notevole progresso tecnologico che le ha caratterizzate negli ultimi tempi, risultano utili per la coltivazione indoor in quanto sono in grado di garantire risultati simili o perfino superiori a quelli assicurati dalle lampade Hid. Ormai non si può parlare più di una novità, e anche i costi si sono ridotti. Insomma, oggi come oggi le lampade led per piante costituiscono la soluzione migliore per chi decide di dedicarsi alla coltivazione indoor, sia perché durano e resistono a lungo, sia perché presuppongono un consumo di energia elettrica contenuto.

Che cos’è il led standard?

Si tratta del modello più comune: i primi impianti a led per i coltivatori erano proprio di questo tipo. Essi sono formati da diverse decine di luci a led con una potenza compresa tra i 3 e i 5 watt distribuite su un elemento compatto. La combinazione di led rossi e di led blu fa sì che la tonalità di luce che viene emessa sia viola. La componente economica rappresenta il principale motivo per cui vale la pena di scegliere il led standard, che si può acquistare senza problemi su Internet. A fronte di un costo ridotto, però, c’è da notare una qualità che in alcuni casi è modesta, sia in termini di affidabilità che per ciò che concerne il livello di intensità luminosa. È anche per questo motivo che la resa può essere più bassa. Negli ultimi tempi, comunque, la tecnologia Cob Led viene sempre più spesso integrata nel led standard, in modo da garantire rese migliori e cime di qualità più elevata.

Quali sono le caratteristiche del Cob Led?

In questo caso abbiamo a che fare con led minuscoli, presenti in centinaia di unità, integrati in un chip solo di formato ridotto. Cob è appunto l’acronimo di Chip On Board. Dal punto di vista dell’efficienza, non ci sono molte soluzioni migliori sul mercato, e un altro beneficio che merita di essere sottolineato è rappresentato dalla penetrazione luminosa dentro la chioma delle piante, un obiettivo che viene raggiunto per merito dell’intensità dei led. Ecco, quindi, che le rese che si ottengono non sono troppo diverse da quelle delle lampade Hid.

Ci sono altri motivi per scegliere il Cob Led?

La luce che viene emessa è bianca, ed è abbastanza simile a quella dello spettro luminoso del sole: l’ideale per far crescere le piante in condizioni ottimali. È vero che un modello di fascia alta ha un prezzo superiore a quello del led standard, ma è altrettanto vero che la spesa iniziale viene compensata da una maggiore efficienza energetica. A volte, poi, i produttori di lampade destinate alla coltivazione mettono insieme in un dispositivo solo varie luci Cob con riflettori e lenti.

Ci possono essere dei problemi coltivando con il led?

Le luci a led moderne, come le Cob, sono in grado di garantire un livello di intensità della luce pari a quello delle lampade Hid. Questo è un aspetto a cui si deve prestare attenzione: nel caso in cui le piante risultino a una distanza minima dagli impianti di illuminazione, c’è il rischio che si verifichino bruciature da luce. Varie le conseguenze, sia dal punto di vista della crescita, a causa delle carenze nutrizionali, sia perché le foglie potrebbero diventare sbiancate e scolorite. Questa è la ragione per la quale le piante di cannabis devono essere tenute a una certa distanza dai led.

Qual è la distanza ideale?

Purtroppo non si può fornire un’indicazione univoca in questo senso, perché ogni luce led ha delle caratteristiche particolari: le variabili in gioco sono diverse, come per esempio la presenza di riflettori e lenti o la quantità di luce che il led emette. In genere i produttori forniscono delle indicazioni sulla confezione, ma se proprio ci si vuol basare su una norma generale è necessario mantenersi tra i 30 e i 45 centimetri di distanza.

Ci sono luci che meglio di altre riescono a favorire la crescita delle cime?

Diversi coltivatori sono convinti che le cime siano più belle se si ricorre alle MH invece che al led, anche perché le rese risultano migliori. D’altro canto, qualcun altro sostiene che dal led derivano cime con una qualità migliore o con un sapore più buono. Il consiglio è di fare esperienza in prima persona, fermo restando che le luci a led sono da preferire nel caso in cui nella grow room il calore sia un problema, visto che le lampade Hid emettono calore in quantità considerevoli: così non si deve spendere per i sistemi di raffreddamento.

Guide utili per la Gestione delle Utenze