Qual è il prezzo del kWh in Italia
Il kWh è il termine che si usa per misurare il consumo di energia elettrica. Il prezzo del kWh determina quindi l'importo della bolletta che paga l'utente finale per il consumo realizzato durante un determinato periodo di fatturazione, generalmente di uno o due mesi.
In Italia il prezzo dell'elettricità per la maggior parte dei clienti domestici, imposte incluse, è di poco superiore alla media europea. Scopri da cosa è composto il prezzo del kWh e come fare per diminuire la bolletta della luce.
Da cosa dipende il prezzo del kWh in Italia?
Quanto costa un kWh?
Il prezzo dell'energia elettrica dipende da molti fattori, in primo luogo dal prezzo dei prodotti petroliferi e dalla domanda stessa di energia. Dal 2004 è stata avviata la borsa elettrica, nella quale gli operatori vendono e comprano l'energia elettrica sulla base di un prezzo di riferimento: il Prezzo Unico Nazionale (PUN). I fornitori acquistano la gran parte dell'elettricità alla borsa elettrica per poi rivenderla ai clienti finali. Il PUN viene definito per ogni ora del giorno ed influenza il prezzo dell'energia (PE) finale che pagano i consumatori. Nei periodi in cui il PUN cresce, il prezzo delle offerte del mercato libero, così come le tariffe del mercato tutelato, tenderanno ad aumentare.
Il prezzo per l'acquisto dell'energia elettrica, ossia il PE, costituisce solo una parte della bolletta. Il costo totale che paga il cliente è formato da altre quote che vengono stabilite dall'Autorità e dallo Stato.
- Il prezzo del kWh finale è composto da più componenti:
- i servizi di vendita, per l'acquisto dell'energia (comprendono il PE)
- i servizi di rete, per la gestione della distribuzione sulla rete, i servizi di misura e per il funzionamento del sistema, sono definiti dall'Autorità
- le imposte, stabilite dallo Stato
Come diminuire il prezzo della bolletta della luce?
Risparmiare sulla bolletta della luce è semplice: trova l'offerta più conveniente del mercato libero adatta alle tue esigenze e cambia fornitore. Nel mercato libero sono presenti numerose proposte ed è bene effettuare un'attenta analisi delle offerte per scegliere quella giusta che ti fa risparmiare.
Effettuare un cambio di fornitore è gratuito e senza impegno ed inoltre non comporta alcun intervento sull'impianto elettrico. L'energia elettrica fornita è sempre la stessa ed il contatore della luce non viene sostituito.
Per confrontare il prezzo a kWh che paghi attualmente in bolletta visita il comparatore.
Quanto costa un kWh in Italia?
In Italia gli utenti non pagano tutti lo stesso prezzo del kWh. Tra i servizi di vendita infatti il prezzo della quota energia (PE) cambia in base al mercato di appartenenza del cliente. Le altre quote, ossia i servizi di rete e le imposte, sono identici per una stessa tipologia di cliente (domestico residente, utente non domestico..).
Da diversi anni il mercato dell'energia è separato in due settori:
- Il servizio di maggior tutela o mercato tutelato
- Il mercato libero
Grazie alla liberalizzazione ogni utente oggi può scegliere il proprio fornitore di energia elettrica nel mercato libero. In alternativa il cliente che ancora non ha deciso un fornitore rimane nel servizio di maggior tutela. Una volta entrato nel mercato libero il cliente se è insoddisfatto, ha la facoltà di ritornare nel mercato tutelato. Scopri tutte le differenze e le caratteristiche comuni nell'articolo: mercato libero VS mercato tutelato.
Il prezzo di un kWh di energia è diverso tra i due mercati ed all'interno del mercato libero cambia in funzione dell'offerta che il cliente ha adottato.
Tuttavia il prezzo medio al kWh dipende anche dalla classe di consumo, ossia da quanta energia elettrica consumiamo e dalla potenza impegnata (kW a disposizione del contatore). Il motivo di ciò è che in Italia la tariffazione è progressiva: le famiglie con bassi consumi pagano meno rispetto a chi ha dei consumi più elevati.
Qual è il prezzo medio al kWh nel mercato tutelato?
In questo caso il prezzo dell'energia PE viene stabilito dall'Autorità e cambia ogni tre mesi. Nella tabella sottostante è indicato il prezzo medio al kWh che paga un cliente domestico nel mercato tutelato in funzione del consumo annuo e della potenza impegnata al contatore. I prezzi indicati sono comprensivi di imposte e oneri generali.
Consumo annuo di energia elettrica kWh/anno |
Potenza impegnata kW |
||
---|---|---|---|
3 (residente) | 4,5 | 6 | |
1.400 | 17 | 32,1 | 34 |
2.000 | 16,8 | 29,5 | 30,8 |
2.700 | 18,4 | 28,3 | 29,3 |
3.600 | 21,9 | 28,5 | 29,2 |
5.200 | 25,5 | 29,3 | 29,9 |
Dati Autorità - III trimestre 2015
E' facile notare come il prezzo medio cambi sensibilmente con l'aumento della potenza elettrica da 3 a 4,5 kW. Questo poiché la potenza superiore a 3 kW comporta l'applicazione della tariffa D3, più onerosa rispetto alla tariffa agevolata D2, riservata ai clienti residenti con potenza pari o inferiore a 3 kW.
Per consumi molto bassi, il prezzo medio è relativamente più alto per via dei costi fissi della bolletta, ossia degli oneri che si pagano anche se il consumo è nullo, spalmati su consumi inferiori.
Qual è il prezzo medio al kWh nel mercato libero?
Nel mercato libero il prezzo dell'energia PE è liberamente stabilito dal fornitore che in genere propone diverse offerte in modo tale da soddisfare le esigenze di ogni cliente. Il prezzo del kWh dipende quindi dal tipo di tariffa adottata dal consumatore: monoraria, bioraria o trioraria, a prezzo fisso o variabile..
Non è possibile affermare che il prezzo dell'energia del mercato libero è inferiore o superiore alle tariffe del tutelato, poiché dipende dall'offerta adottata e dal profilo di consumo.
In generale le offerte del mercato libero sono più articolate e, a differenza del mercato tutelato, possono essere a prezzo bloccato per 1, 2 o 3 anni. Inoltre a volte propongono energia verde proveniente da fonti rinnovabili oppure comprendono servizi aggiuntivi come polizze assicurative e strumenti per l'efficienza energetica.
Qual è il prezzo del kWh in Europa?
Il prezzo dell'energia non è lo stesso nei paesi europei e dipende dai diversi fornitori e dalla domanda di energia in ciascuna nazione. Il sistema della filiera elettrica, a partire dalla produzione di elettricità, è molto diverso nei vari paesi e questo comporta una differenza di prezzo anche molto significativa.
- Altri fattori importanti che determinano il prezzo al kWh sono:
- La situazione geopolitica locale
- La diversificazione delle importazioni
- I costi per la gestione della rete
- I costi per la protezione dell'ambiente
- Le condizioni climatiche
- Il livello di accise e tasse
Da una pubblicazione Eurostat sui prezzi relativi al secondo semestre del 2014, emerge che i paesi dove le famiglie pagano meno l'elettricità sono Bulgaria (9 c€ per kWh) e Ungheria (11,5 c€ per kWh) mentre la bolletta più cara la pagano gli utenti in Danimarca (30,4 c€ per kWh) ed in Germania (29,7 c€ per kWh). In questi ultimi due paesi le tasse incidono molto sulla bolletta arrivando a più della metà del prezzo finale.
In Europa il prezzo medio dell'energia elettrica è di 20,8 c€ a kWh (imposte incluse), di cui il 32% è costituito da tasse.
Le famiglie italiane pagano una bolletta dell'energia elettrica più cara rispetto alla media dell'Eurozona, pari a 23,4 c€ per ogni kWh consumato. I dati sopra esposti si riferiscono a clienti domestici con un consumo annuale compreso tra 2.500 e 5.000 kWh e comprendono le tasse e le imposte.
Nel grafico sottostante è rappresentato il prezzo dell'elettricità medio nei vari paesi, riferito alla seconda metà del 2014 ed espresso in c€ a kWh. La parte evidenziata in rosso costituisce le tasse e le imposte.
Fonte : Eurostat, Electricity and natural gas price statistics - maggio 2015
Il prezzo medio dipende dal consumo elettrico ed in Italia il sistema della tariffazione progressiva fa si che con bassi consumi il prezzo sia inferiore rispetto a chi ha consumi più elevati. In Europa invece i prezzi sono decrescenti al crescere dell'energia consumata. Quindi se consideriamo il prezzo applicato ai clienti con consumi inferiori a 2.500 kWh il prezzo in Italia risulta inferiore alla media, sia al netto, sia al lordo delle imposte.